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Da domani, primo ottobre, il test prenatale non invasivo (Nipt), lo screening del Dna fetale per le anomalie cromosomiche, in Lombardia sarà gratuito. Si tratta di un prelievo del sangue che sostituisce esami invasivi e tardivi quali l’amniocentesi e la villocentesi. Fino ad oggi costava fra i 500 e i 1000 euro. Per ora si tratta di una sperimentazione che durerà sei mesi e coinvolgerà circa 1500 donne ma in un anno le candidate al test dovrebbero essere circa 10 mila. I campioni saranno analizzati dal Policlinico di Milano. Il risultato è frutto di una iniziativa del Pd in Consiglio regionale che per tre anni ha insistito per ottenerne la gratuità.
“Già nel 2019 – spiega Pietro Bussolati – con Fabio Pizzul avevamo presentato un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che impegnava la giunta a destinare entro due anni un finanziamento adeguato per garantire la gratuità del test. Nel 2021 siamo tornati all’attacco. Nell’assestamento di bilancio è stato approvato un emendamento, a mia firma, che prevedeva 500 mila euro che dovevano essere spesi entro il 31 dicembre 2021. Un impegno lungo e non privo di ostacoli di cui finalmente oggi vediamo i frutti”.
I dati evidenziano la necessità di rendere accessibile gratuitamente il Nipt. Nel 2020 in Lombardia i nuovi nati sono stati 69224 e sono state fatte 2507 villocentesi, 1982 amniocentesi e 9 funicolocentesi, tutti esami invasivi.

RedazioneN7ggPD

PD Regione Lombardia