VALLACCHI, GUERINI, FERRARI (PD): “ALLE VIGNE DI LODI E IL ‘CARLO ROSSI’ DI CASALE INSERITI TRA I MONUMENTI NAZIONALI”
Il teatro alle Vigne di Lodi e il Comunale Carlo Rossi di Casalpusterlengo sono stati inseriti nel testo unificato delle proposte di legge parlamentari sulla ‘Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani’ che è stato discusso alla Camera e ora passa al Senato. “Un risultato cui ha fornito il proprio contributo il Partito democratico che ha proposto un emendamento che agli iniziali 46 teatri individuati in fase proponente da Fdi, ne aggiungeva ulteriori 362, per un totale di 408. L’emendamento è stato accolto dall’Aula e quindi il successivo passaggio al Senato comprenderà le proposte avanzate da noi”, fanno sapere la consigliera regionale dem Roberta Vallacchi, il parlamentare Lorenzo Guerini e il segretario lodigiano Pd, Andrea Ferrari.
“Per essere considerati monumenti nazionali, è necessario che l’edificazione dei teatri oggetto del provvedimento risalga ad almeno 100 anni fa, che abbiano una programmazione rivolta ad attività di spettacolo dal vivo con il concorso finanziario pubblico e il cui edificio sia stato oggetto di verifica dell’interesse culturale con esito positivo o di dichiarazione dell’interesse culturale. Il riconoscimento rappresenta un’importante opportunità per garantire una maggiore tutela e valorizzazione del patrimonio storico e architettonico dei teatri e per offrire loro nuove opportunità di promozione e sviluppo turistico”, aggiungono i tre esponenti dem.
“La legge di per sé non prevede nuovi stanziamenti e dice esplicitamente che per tutti i teatri individuati nell’elenco non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate vi provvedono nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. Come Pd lavoreremo per individuare anche un contributo economico o di supporto da parte del Ministero, nella discussione al Senato. Si tratta, in ogni caso, di un primo passo per l’importanza del riconoscimento e della ricchezza culturale territoriale del nostro Paese e della nostra regione”, concludono Vallacchi, Guerini e Ferrari.
Milano, 4 aprile 2024