Per i tamponi in Lombardia è caos. Nelle scorse settimane sono state sotto gli occhi di tutti le code di ore fuori dalle farmacie alla ricerca di un test antigenico, rinunciando a priori, tra l’altro, a farne uno molecolare, praticamente introvabile. Se prenotarne uno a pagamento era arduo, gratuito era quasi impossibile ovunque: al centro tamponi di Gallarate, per fare solo un esempio, la coda era talmente lunga da bloccare la statale del Sempione. La Regione, a due anni dall’inizio della pandemia, non è ancora in grado di garantire tamponi a tutti, indispensabili per poter tornare a scuola e al lavoro dopo la quarantena e essenziali per il tracciamento a cui però, è ormai evidente, ha rinunciato.
Il Pd, da parte sua, aveva più volte proposto di ampliare l’offerta pubblica di tamponi e di rimborsarne il costo a chi è costretto a farli privatamente e risulta positivo, ma la maggioranza di centrodestra ha tirato dritto per la sua strada. Di fronte al caos lombardo, la giunta regionale, per voce del sottosegretario Fabrizio Turba, in aula, commentando le richieste del Pd, non ha saputo che definire la richiesta di tamponi da parte dei cittadini “una psicosi”. Un commento che davanti alla quarta ondata pandemica rivela da solo tutti i limiti di gestione della Regione. Basti pensare che, come ha denunciato il quotidiano La Repubblica dalle sue pagine, i tamponi lombardi sono processati nei laboratori di una società a Napoli, oltretutto sotto inchiesta, spediti quindi ogni giorno in aereo.
”Società – attacca il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati – che ha vinto una gara indetta da Aria, l’azienda regionale per l’innovazione egli acquisti, già nota alle cronache per la mala gestione delle prenotazioni dei vaccini nei primi mesi dello scorso anno, alla fine del 2020. Da allora l’assessore Moratti e la sua giunta non hanno mosso un dito per meglio organizzare l’offerta di tamponi. Questo sottovalutando i dati di realtà dell’epidemia e non considerando l’importanza del tracciamento che, con i vaccini, è l’unica arma che abbiamo per combattere il Covid. Della gara di Aria vinta dalla società napoletana abbiamo chiesto conto in un’interrogazione a cui auspico sia data al più presto risposta”.
A peggiorare il caos ha contribuito anche un’incidente informatico, l’ennesimo del sistema regionale.
“Per diverse ore, da lunedì pomeriggio a mezzogiorno di martedì, il portale regionale per i referti dei tamponi è stato bloccato, rendendo difficile il lavoro degli operatori e ritardando sia lo svolgimento dei test, sia la consegna dei green pass – denuncia il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni – . Il software è stato cambiato senza alcun preavviso, creando ulteriori difficoltà. Dalla ‘eccellente’ Regione Lombardia ci si aspetterebbe molto di più”.
RedazioneN7ggPD