L’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, mercoledì scorso, presentando i dati sulla qualità dell’aria in Lombardia relativi al 2019 e ai primi giorni del 2020, ha sottolineato come, negli anni, i limiti e i giorni di superamento siano in leggera, progressiva diminuzione.
Se ci sono stati davvero questi risultati “dobbiamo ringraziare soprattutto i Comuni che hanno applicato i provvedimenti per il contenimento delle polveri sottili dovute al traffico, con politiche forse impopolari, come il blocco di certe categorie di autovetture, ma evidentemente efficaci per quanto riguarda il contenimento delle concentrazioni di inquinanti” hanno dichiarato Antonella Forattini e Carlo Borghetti, rispettivamente capogruppo in commissione Ambiente e vicepresidente dell’assemblea regionale.
Tuttavia queste azioni non sono sufficienti, se non sono accompagnate anche da altre iniziative, più strutturali. E la situazione di questi giorni non può farci stare tranquilli, anzi. E proprio per questo il gruppo del PD ha presentato una mozione che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio regionale, martedì 14 gennaio, in cui si chiederanno alla giunta impegni precisi. Perché va fatto di più e meglio.
Va contrastata la cultura delle deroghe, ovvero un sistema che inficia qualsiasi intervento, ma che pare la regola in un Paese dove fatta la legge, trovato l’inganno. E lo dobbiamo fare aiutando i Comuni che applicano le politiche per la mobilità sostenibile, che non sarà l’unico, ma è uno dei temi più importanti, e magari anche allargando la platea dei Comuni, rivedendo i criteri delle fasce e sostenendoli nella loro applicazione. Quindi, non si tratta di accanirsi contro la mobilità, ma di promuoverla nella giusta direzione, facendo un pezzo importante del lavoro di contenimento dell’inquinamento.
Inoltre, il fatto che le risorse per gli incentivi che il gruppo del PD ha più volte sollecitato e che sono stati messi in campo per la sostituzione delle auto private inquinanti siano già esaurite, ha dimostrato come ve ne fosse la necessità. Per questo è opportuno che la Regione metta quanto prima ulteriori risorse per il 2020.
La mozione impegna poi la giunta ad aggiornare la commissione Ambiente in merito allo stato di attuazione delle politiche regionali in campo per il miglioramento della qualità dell’aria e ad aggiornarla in merito alla ripartizione dei fondi nazionali che il governo destinerà per la sostituzione dei bus.
Ultima questione, ma non certo meno importante, quella che riguardale caldaie. La Regione deve riprendere la normativa, ancora ferma al 2006, sugli impianti di riscaldamento che sono il fattore principale di inquinamento: ci vogliono risorse per la loro sostituzione, ma anche procedure semplificate per quegli impianti innovativi a basso impatto come quelli che, ad esempio, utilizzano la geotermia.
Il report di Arpa : analisi anno 2019 rev 20191231_completo.pdf
e le slide: QA 2019 conf stampa 08012020.pdf
Redazione SettegiorniPD490