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SANITÀ, ORSENIGO (PD): “IL SISTEMA INFORMATIVO SOCIO-SANITARIO IN BLOCCO DA DUE GIORNI. MEDICI OBERATI DALLA BUROCRAZIA, DAL CARICO DI LAVORO E ORA ANCHE DA GUASTI TECNICI: NON SI PUÒ CONTINUARE COSÌ”

 

“Il sistema informativo sociosanitario lombardo (Siss) che permette agli operatori sanitari di accedere a servizi dedicati è in tilt da due giorni, costringendo i medici a perdere tempo per produrre ricette e certificati cartacei e obbligando i pazienti a doversi recare di persona in ambulatorio per ritirarli” denuncia il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

 

“Da tempo richiamiamo l’attenzione della Giunta Fontana sul malfunzionamento cronico del Siss, il sistema informativo in uso che spesso non risponde e che, ora, risulta in tilt. Finora abbiamo sentito solo promesse e pochi fatti”, attacca Orsenigo, “a dimostrazione di quanto la Regione tenga a un servizio sanitario efficiente e a misura di cittadino e di professionista sanitario. Chiediamo ancora una volta all’assessore Bertolaso di intervenire in maniera risolutiva per mettere fine, quantomeno, ai disagi connessi al malfunzionamento del Siss, in modo da consentire ai medici di svolgere il loro lavoro con strumenti adeguati”.

 

“Da anni, denunciamo l’indebolimento della sanità territoriale e il peggioramento delle condizioni di lavoro dei medici di medicina generale, soprattutto per quanto riguarda le incombenze burocratiche e l’impossibilità di molti di loro di associarsi con colleghi e dotarsi di personale amministrativo per il disbrigo delle pratiche. I medici di medicina generale sono i pilastri del sistema sanitario territoriale, ciò che resta di fronte allo smantellamento della continuità assistenziale e alla diminuzione dei medici di medicina generale in servizio, sia per il naturale pensionamento di alcuni che per lo scarso ricambio. Ora la misura è colma, perché il numero di medici continua a diminuire, mentre il carico di lavoro aumenta, così come aumentano i disagi provocati dai malfunzionamenti tecnici, che stanno impedendo ai medici di svolgere il loro lavoro di cura come vorrebbero, ovvero dedicando tempo ai pazienti – e non alla produzione cartacea di documenti – in ambulatorio”, conclude Orsenigo.

Milano, 9 aprile 2024

PD Regione Lombardia