Con la riforma dei servizi funebri approvata in consiglio regionale, grazie a un emendamento presentato dal PD, è stato abolito l’obbligo di sepoltura per i “prodotti del concepimento”, successivi a un’interruzione volontaria di gravidanza.
Con la riforma dei servizi funebri approvata oggi in consiglio regionale, grazie a un emendamento presentato dal gruppo del Partito democratico, è stato abolito l’obbligo di sepoltura per i “prodotti del concepimento”, successivi a un’interruzione volontaria di gravidanza. La precedente norma imponeva che venisse loro data comunque sepoltura, ma in realtà la normativa era ovunque disattesa. La legge è stata corretta per divenire più coerente con la prassi. Ora si è stabilito che venga data sepoltura agli embrioni, solo se richiesto esplicitamente dalla donna.
“Questa modifica – commentano i consiglieri dem – riconduce alla volontà e alla sensibilità personale della donna la decisione di procedere alla tumulazione, senza più imposizioni per legge da parte dell’istituzione”.
Milano, 19 febbraio 2019