“La norma parla anche di opere compensative e di pulizia e manutenzione del percorso, di deposito cauzionale e garanzie fideiussorie bancarie, copertura di costi, tutela di sentieri e mulattiere – spiegano ancora i dem –. Oltre tutto, serve che si insedi un tavolo tecnico ufficiale tra Comunità montana e organizzatori della manifestazione, i quali sostengono che sia stato avviato, ma non risulta”.
I consiglieri Pd si fanno, tra l’altro, portatori delle “preoccupazioni mostrate da tempo da alcuni soggetti istituzionali e dalle associazioni ambientaliste e di cittadini che non riescono a comprendere quale sarà l’impatto della manifestazione sul territorio. E i tempi sembrano ormai strettissimi, ma le norme non possono certo essere bypassate, magari in nome del difficile periodo post Covid”.
Per questo Pizzul e Villani chiedono alla Giunta e all’assessore competente “se non intendano intervenire direttamente presso i soggetti organizzatori per chiarire loro quali sono le procedure ineludibili per l’effettuazione della manifestazione; se non ritengano indispensabile richiedere agli organizzatori stessi i termini reali della manifestazione, cioè il percorso, le relative caratteristiche, gli orari di passaggio, la complessità della macchina organizzativa che esercita pressione sul territori, sul traffico locale e le implicazioni in termini di supporto della funzione pubblica, i protocolli di sicurezza adottati e certificati”.
Milano, 16 giugno 2021