“L’intervento della senatrice Liliana Segre, in consiglio regionale, stamattina, mi ha profondamente toccato e commosso”, lo dice Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, al termine dell’intervento della senatrice sopravvissuta alla Shoah e invitata dall’Aula con una recente mozione.
“La sua testimonianza è stata estremamente coinvolgente e il consiglio l’ha seguita, parola per parola, in assoluto silenzio – continua Straniero –. Ha parlato della bambina di una famiglia milanese la cui vita è stata stravolta e distrutta dalle leggi e dall’odio razziale. Ha sottolineato ripetutamente queste caratteristiche di ‘milanesità’ al consiglio della Lombardia per indurlo a riflettere sulle conseguenze assurde e atroci di una spirale di odio razziale. Riportando le parole che furono di Primo Levi, ha definito ‘indicibile’ l’esperienza del campo di Auschwitz, sottolineando molto lucidamente come abbia buon gioco il negazionismo quando appunto si tratta di raccontare qualcosa di talmente mostruoso che difficilmente si può credere possa essere stato fatto dall’essere umano”.
Il consigliere dem riporta anche il finale del discorso, dove ha accennato alla sua carica di senatrice a vita, palesando la finalità della sua missione con parole altrettanto lucide: “Ho visto l’odio praticato prima a parole e poi nei fatti, e nel mio novantesimo anno di età non posso smettere di combatterlo. Il mondo va verso una deriva di odio, io voglio predicare pace e libertà”, ha detto Liliana Segre.
Straniero ricorda, infine, che la senatrice ha invitato il presidente Fontana e tutti i consiglieri regionali a visitare il Binario 21, in Stazione Centrale, a Milano, offrendosi come guida. “Riteniamo che la sua proposta vada ripresa e concretizzata al più presto. Per questo abbiamo chiesto di organizzare quanto prima una seduta del consiglio regionale al Binario 21”.
Milano, 11 febbraio 2020