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BOCCI (PD): “SUBITO UN PIANO DI TEST E TAMPONI A CAMPIONE. PREVENIAMO I RISCHI DI NUOVE CHIUSURE”

“Regione Lombardia non ha ancora in previsione nulla per il monitoraggio della diffusione del virus dentro le scuole, se non protocolli per casi già conclamati. Non bisogna però limitarsi a rincorrere i contagi, ma considerare e attivare almeno test a campione, che al momento non sono neanche nei progetti della Giunta. Positiva, invece, l’intenzione di sollecitare la validazione dei test salivari, per poi utilizzarli. Anche se l’assessora ha dichiarato che non intende autorizzare l’autosomministrazione. A questo punto, non possiamo che sollecitare ancora una volta la Giunta a non perdere tempo e a fare di più per la sicurezza di studenti e scuole, limitando il rischio di nuove chiusure”, è la sintesi che fa Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, della risposta alla sua question time ricevuta, stamattina, in Aula, dall’assessora al Welfare Moratti.

“Bene che l’assessora sia orientata a puntare sui test salivari, in questi giorni oggetto di una sperimentazione nelle scuole di Bollate a spese del Comune, e se proprio vuole affidarsi a personale abilitato, accolga la nostra proposta, avanzata da mesi, di riattivare negli istituti scolastici presidi sanitari per informare, fare prevenzione e anche sovrintendere alla somministrazione dei test”, aggiunge Bocci.

La consigliera Pd ha portato un esempio fra tutti: “Noi chiediamo prevenzione, e test a campione ripetuti e diffusi come in Toscana, dove classi e studenti, a rotazione, vengono sottoposti a controlli. Anche in Lombardia gli studenti dovrebbero essere testati periodicamente attraverso un potenziamento di screening a campione per identificare precocemente possibili casi. Perché per prevenire la diffusione è strategico tracciare e contenere. Dobbiamo scongiurare una nuova chiusura delle scuole: i ragazzi non possono sopportare altri danni”.

Danni che, tra l’altro, sono a lungo termine: “Regione Lombardia ha investito nuovi fondi per recuperare i cosiddetti Neet, cioè quei giovani che non lavorano, ma nemmeno studiano o si formano: se teniamo chiuse le scuole saranno sempre di più. E in generale aumenteranno i cali di apprendimento e i disagi di tipo psicologico. Dobbiamo anticipare, prevenire e non riconcorrere”, conclude Bocci.

Milano, 13 aprile 2021

PD Regione Lombardia