BOCCI (PD): “PER LA RIAPERTURA GIUNTA E ASSESSORI NON HANNO ANCORA FATTO NULLA”
“Nessun impegno politico sulla riapertura in presenza. Nessun cenno alla fornitura di dispositivi e al supporto alle scuole per le areazioni. Nessuna risposta su come si intenda procedere per il potenziamento del trasporto pubblico locale. Nessuna parola sull’intensificazione della campagna di comunicazione per vaccinare più ragazzi e insegnanti. Ma Regione Lombardia si prepara così alla riapertura delle scuole il 13 settembre?”, è la domanda che Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, si fa al termine della trattazione della sua interrogazione sul tema, stamattina, in Aula.
“Ho fatto una domanda diretta e semplice: quali misure la Giunta abbia adottato e quali stia predisponendo per riportare i ragazzi e gli insegnanti nelle classi, riaprendo le scuole in totale sicurezza. Ha risposto l’assessora al Welfare Moratti, assente quella ai Trasporti Terzi, dimostrando che non c’è ancora una pianificazione articolata sulle azioni necessarie perché la riapertura in presenza sia in sicurezza e per evitare che si torni alla Dad”, ribadisce Bocci che, per questo depositerà immediatamente una mozione che impegni Giunta e assessorati a mettere in campo fin da ora una serie di azioni efficaci.
“La risposta, fornita dalla Moratti è un elenco dei risultati delle sperimentazioni già avvenute relativamente ai test con molecolari salivari. Nessuna certezza invece su ciò che si intende fare per il futuro – spiega nel dettaglio la consigliera dem –. A inizio luglio non possono essere solo ‘allo studio’ modalità di offerta di test. Dovrebbero essere già chiare. Ancora una volta sono intenzioni dichiarate, ma sulla carta, mentre agli impegni presi a seguito di una precedente mozione del mese di maggio, ancora non sono seguiti fatti concreti e programmi definiti. Ignorando che, se si tolgono le vacanze estive, la ripresa delle lezioni è dietro l’angolo e non si può perdere tempo”.
Se l’assessora ha ribadito “l’efficacia dei tamponi salivari molecolari validandola con le sperimentazioni già fatte, perché si sta ancora ‘studiando come intervenire’, con l’elevatissimo rischio di farsi trovare ancora una volta impreparati? Non possiamo permettere che la scuola e i ragazzi restino senza tutele e certezze”, conclude Bocci.
Milano, 6 luglio 2021