Approvato l’ordine del giorno di Paola Bocci che chiede di potenziare i progetti di orientamento per le donne agli studi Stem
BOCCI (PD): “APPROVATA LA NOSTRA RICHIESTA DI INCENTIVARE GLI STUDI STEM PER LE GIOVANI DONNE”
“Regione comincia finalmente a prestare attenzione, accogliendo l’invito a reperire fondi nel bilancio di previsione, al potenziamento di progetti di orientamento per le donne agli studi Stem, cioè quelli dedicati a scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, nelle scuole secondarie inferiori e superiori. E si dice disponibile a incentivare contratti di apprendistato Stem specificamente diretti a studentesse e giovani donne. Una prima apertura importante che aspettavamo da tanto, anche se ancora non c’è un preciso impegno su fondi regionali per borse di studio dedicate”, lo dice Paola Bocci, consigliera regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura, dopo l’approvazione di un ordine del giorno sul tema, a sua prima firma, stamattina, in Aula, nell’ambito della discussione sul bilancio di previsione.
“La Lombardia è la prima regione per numero di studenti e studentesse iscritti a corsi di laurea in discipline Stem in Italia. Le donne che li frequentano sono pari al 41% degli iscritti totali, ma in prevalenza scelgono ambiti disciplinari medico-farmaceutici e scientifici, mentre rappresentano meno del 25% degli iscritti nelle discipline informatiche e ingegneristiche/industriali”, fa sapere Bocci.
“Le donne laureate in discipline Stem ottengono voti di laurea migliori rispetto ai colleghi, risultato in contrasto sia con il successivo tasso di occupazione, pari al 90,4% contro il 94,6% dei maschi, sia nella retribuzione media, pari a 1.720 euro tra le donne e a 1.948 euro tra gli uomini”, sottolinea Bocci.
“Le iniziative che incoraggiano le ragazze verso percorsi Stem, coinvolgendo università e imprese, sono uno degli strumenti per ridurre il gender gap. Non sono però da sole sufficienti e rammarica vedere che su altri fronti la Giunta non ha avuto il coraggio di un impegno ancora più sostanzioso sulle pari opportunità, bocciando richieste come finanziamenti adeguati ai comuni per sostenere il funzionamento degli asili nido, estensione dei congedi parentali paritari, supporti finanziari più importanti per occupazione e imprenditoria femminile. Solo attuando un insieme di interventi coordinati e continuativi le donne saranno pienamente valorizzate e ‘alla pari’, a partire dal mercato del lavoro”, conclude la consigliera Pd.
Milano, 19 dicembre 2024