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PARCHEGGIO DELL’OSPEDALE SANT’ANNA DI SAN FERMO, ORSENIGO (PD): “METTIAMO FINE ALLO SCANDALO. A DUE ANNI DAL MIO ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI CHIEDO UN’UDIENZA URGENTE CON IL PROCURATORE REGIONALE. USEREMO TUTTI I MEZZI IN NOSTRO POSSESSO PER CAMBIARE UNA SITUAZIONE ASSURDA”

 

“Sullo scandalo del parcheggio dell’Ospedale di San Fermo non ci si può arrendere: dopo il mio esposto alla Corte dei conti del 2022, a cui non è stata data risposta, ho chiesto un’ udienza urgente al procuratore regionale per fare luce sull’accordo di programma e sulla possibilità di un danno erariale a sfavore di Asst Lariana e Regione Lombardia. Useremo tutti i mezzi in nostro possesso per ribaltare una situazione assurda che dura da troppo tempo” lo annuncia il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.

 

“Immaginiamo di dover andare all’Ospedale Sant’Anna per una visita e di dover pagare la sosta a caro prezzo. Quei soldi, si spera, andranno all’ospedale, no? No. Tutti i soldi dei malati (un milione di euro all’anno, in media) vanno al Comune di San Fermo. Ora smettiamo di immaginare: l’ingiustizia è realtà quotidiana dal 2010 – spiega il consigliere lariano – Per questo, nel 2022, insieme al presidente dell’Associazione Civica Utenti della Strada, Mario Lavatelli, e al consigliere provinciale di Como, Vincenzo Latorraca, ho presentato un esposto alla Corte dei conti della Lombardia. Chiedevo venisse accertata e valutata la possibilità di un danno erariale a carico di Asst Lariana e di Regione Lombardia per effetto della concessione del parcheggio, gratuita e scandalosamente illimitata, al Comune di San Fermo. Dalla Corte dei conti non è arrivata risposta. Ora, nel quinto anniversario della petizione che lanciai nel 2019 per chiedere la revisione dell’accordo di programma e che raccolse 5mila firme, chiediamo un’udienza urgente in Corte dei conti in modo che qualcosa cambi. Il cambiamento non è arrivato in Consiglio regionale, quando la maggioranza formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ha bocciato una mia mozione nel 2019 e un mio ordine del giorno nel 2023 con cui chiedevo la revisione dell’accordo di programma. Questo nonostante le migliaia di firme e un voto quasi unanime in consiglio provinciale per la revisione dell’accordo nel 2020. Regione Lombardia, firmataria dell’intesa, può e deve prendere una posizione netta a riguardo. Quanto ancora dobbiamo aspettare perché si metta fine allo scandalo di un accordo che ingrassa le casse di un solo Comune? Le certezze sono poche. L’unica è che non ci arrenderemo”.

Milano, 20 febbraio 2024

PD Regione Lombardia