STRANIERO (PD): “LEGGE CHE NASCE VECCHIA: LA SFIDA DEL FUTURO È PIÙ PREVENZIONE, NON PIÙ CURA”
“La legge di riforma regionale, che la maggioranza in solitaria si appresta a votare, rappresenta una miope difesa dello status quo più che un’opportunità per la nostra Regione e il nostro Paese. E questo perché nella legge si rimarca un’idea vecchia, superata e ampiamente sconfessata anche dalla pandemia da Covid19, che il sistema sanitario abbia lo scopo di migliorare la cura del malato. Quando la chiave di volta, secondo la maggioranza degli studiosi e degli scienziati nel mondo, è rappresentata invece dalla prevenzione della malattia”, commenta Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, alla fine della seconda settimana di dibattito, in Aula, sulla riforma della sanità lombarda.
“Quello che è ampiamente sbagliato è dunque l’impostazione stessa della legge, che tradisce la mancanza di una riflessione vera da parte della maggioranza di centrodestra sul periodo di grande trasformazione che stiamo vivendo. E non parlo solo del Covid, ma anche della superficialità nel leggere i dati demografici del nostro tempo: l’invecchiamento della popolazione comporta una serie di problematiche che esulano dalla cura o dall’ospedalizzazione nei momenti acuti – spiega Straniero –. Abbiamo bisogno di una medicina di iniziativa che permetta ai medici di medicina generale, supportati anche da banche dati puntuali, di andare a intercettare le persone potenzialmente a rischio prima che le malattie insorgano”.
Insomma, secondo il Pd, puntare su un uso massiccio e ampio dell’attività di screening non solo “migliorerebbe la vita dei cittadini, ma si tradurrebbe, sul lungo periodo, anche in un risparmio in termini economici per le finanze regionali. Ecco allora che valutare di ampliare la platea delle donne per lo screening mammografico o alzare l’età delle ragazze che potrebbero ricevere il vaccino contro l’Hpv sono solo due esempi di come dobbiamo trasformare oggi la sanità”, conclude il consigliere dem.
Milano, 19 novembre 2021