Ancora una volta Regione Lombardia manca di trasparenza sulla controversa riforma della sanità approvata lo scorso mese di novembre. A due giorni dalla nota ufficiale del Ministero, che ha sollevato criticità e chiesto chiarimenti su alcuni punti della legge – la gestione dei fondi del Pnrr destinati alla sanità territoriale, i rapporti tra pubblico e privato e la separazione di funzioni tra Ast e Asst – non è ancora arrivata nessuna informativa al Consiglio regionale. Come se la corrispondenza tra il Governo e la Regione fosse un fatto privato. Mentre è bene ricordare alla Giunta che sono atti di valenza pubblica che riguardano una legge votata in Consiglio. Per questo, come Partito Democratico abbiamo chiesto urgentemente l’accesso agli atti. Vogliamo conoscere le perplessità del Governo sulla legge regionale e la risposta del Presidente Fontana. Soprattutto chiediamo che l’assessora Moratti riferisca all’Aula.
La legge fu votata unicamente dalla maggioranza perché per noi era una non riforma. Un testo fragile con molte inconguità e molte lacune, un mero compitino per rispondere alle indicazioni di Agenas. Abbiamo sempre dichiarato che invece serviva mettere mano a una riforma vera, concreta, sfidante nei confronti delle problematiche che abbiamo affrontato durante questi lunghi mesi di pandemia. Invece è come se l’emergenza Covid in Lombardia non avesse insegnato molto, visto che rimangono aperti e insoluti temi come per esempio la gestione degli anziani, della disabilità, del socio-sanitario in generale. Ora attendiamo di leggere i dubbi e le criticità sollevate dal Ministero, che non saranno dettagli, come invece li ha definiti l’assessora Moratti.
Fabio Pizzul
Capogruppo PD in Consiglio regionale della Lombardia
Gianni Girelli
Consigliere regionale del PD e Responsabile del Forum sanità del Partito democratico Lombardo