Durante la discussione del documento d’indirizzo per l’aggiornamento della pianificazione regionale per la qualità dell’aria, Roberta Vallacchi ha presentato un ordine del giorno, che non è stato approvato, per affrontare il problema della pianificazione sostenibile della gestione dei rifiuti nella nostra regione.
RIFIUTI, VALLACCHI (PD): SERVE UNA PIANIFICAZIONE SOSTENIBILE, NON NUOVI INCENERITORI. LA DESTRA RESPINGE UN IMPEGNO DI BUON SENSO”
Ieri sera il Consiglio regionale ha discusso un documento d’indirizzo per l’aggiornamento della pianificazione regionale per la qualità dell’aria e la consigliera del Pd Roberta Vallacchi ha presentato un ordine del giorno, che non è stato approvato, per affrontare il problema della pianificazione sostenibile della gestione dei rifiuti nella nostra regione.
“In Lombardia sono attivi 13 impianti di incenerimento dei rifiuti, cui si aggiungono diversi impianti di coincenerimento come i cementifici – spiega Vallacchi -. La nostra regione tratta ogni anno oltre due milioni di tonnellate di rifiuti, provenienti non solo dalla Lombardia, ma in larga parte anche da altre regioni italiane e dall’estero. Secondo i dati ISPRA, circa il 43% dei rifiuti inceneriti in Lombardia arriva da fuori regione. Un dato che conferma come la Lombardia, insieme all’Emilia-Romagna, sopporti il peso maggiore del trattamento dei rifiuti a livello nazionale, con oltre la metà dei rifiuti urbani inceneriti in tutto il Paese concentrati in queste due regioni”.
“Continuare su questa strada significa aumentare le emissioni inquinanti e climalteranti e aggravare i problemi di traffico e qualità dell’aria – sottolinea la consigliera dem -. Ogni giorno migliaia di tonnellate di rifiuti viaggiano su mezzi pesanti e i mezzi pesanti in Lombardia rappresentano una delle principali fonti di inquinamento atmosferico, in particolare per gli ossidi di azoto e le polveri sottili, contribuendo per il 29% alle emissioni di PM10 derivanti dal traffico e per circa la metà degli NOX totali generati da motori diesel. La costruzione di nuovi impianti o l’ampliamento di quelli esistenti, come nel caso di Montello, non può che peggiorare la situazione, incrementando le emissioni e gli impatti ambientali e climatici sul territorio”.
“La gestione dei rifiuti deve essere invece orientata alla tutela della salute, dell’ambiente e dell’interesse collettivo, non al profitto – prosegue Vallacchi -. Lo dicono chiaramente anche gli stessi documenti programmatori e gestionali di Regione Lombardia, dal Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) al Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile (PRSS), che riconoscono come la dotazione impiantistica sia già sufficiente e non vi sia bisogno di nuovi inceneritori. Si pensi anche all’ampliamento dell’inceneritore di Castiraga Vidardo che è stato bloccato grazie alla grande mobilitazione del territorio”.
“Per questo chiedevamo alla giunta lombarda semplicemente di rispettare gli impegni presi – aggiunge la consigliera dem – e cioè: sviluppare con lo Stato e le altre Regioni una politica basata sui principi di prossimità e autosufficienza; disporre una moratoria su nuovi impianti e ampliamenti; garantire una programmazione trasparente e condivisa con i territori; continuare a investire su riuso, riciclo ed economia circolare”.
“È davvero incomprensibile la scelta della maggioranza di respingere un impegno di buon senso, che chiedeva soltanto di rispettare quanto la stessa Regione ha già scritto nei propri piani – conclude Vallacchi –. Ancora una volta si è persa l’occasione di mettere al centro la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente, invece di continuare a favorire un modello insostenibile e ormai superato”.
Milano, 12 novembre 2025
