Aler- Rozza(Pd): Nelle modifiche al regolamento di assegnazione degli alloggi ignorato chi ha perso reddito per la pandemia e chi fa un lavoro povero. Rischio ricorsi per l’obbligo di certificare l’impossidenza
Sono state votate questa mattina, in Commissione territorio, le modifiche al regolamento dell’edilizia abitativa pubblica. Respinti quasi tutti gli emendamenti presentati dal Pd. “Abbiamo chiesto- spiega la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza- con un approccio assolutamente pragmatico, di semplificare il regolamento e dare ai Comuni gli strumenti necessari a gestire i bisogni abitativi ma la maggioranza ha respinto ogni nostra proposta. Il risultato è un regolamento pieno di contraddizioni”.
“Non è stato riconosciuta- sottolinea Rozza- alcuna corsia preferenziale di acceso alle case popolari, né ai a chi fa un lavoro povero, quasi tutti giovani e donne, né a chi nel 2020 e 2021 ha avuto un crollo di reddito o ha perso il lavoro per la pandemia, questo a fronte del fatto che a breve partiranno moltissimi sfratti”.
“La maggioranza – afferma Rozza- vittima di se stessa, incapace di superare le proprie rigidità ideologiche, non ha introdotto nel regolamento alcuna semplificazione. Anzi. L’allora assessore Bolognini, leghista, nel 2020, con una delibera, aveva stabilito che la norma regolamentare che imponeva la certificazione dell’impossidenza da parte dei cittadini extra europei, norma che aveva bloccato le assegnazioni dal 2018 per le centinaia di ricorsi, non doveva più essere applicata. Oggi il centro destra ha votato contro la delibera di Bolognini e ha reintrodotto la norma”.
“Unica nota positiva- conclude Rozza- è che la Lega non ha avuto il coraggio di respingere la nostra richiesta di destinare un alloggio pubblico alle donne vittime di violenza a seguito del provvedimento della polizia giudiziaria”.
Milano, 23 settembre 2021