Regionali, Girelli: “Per vincere in Lombardia servono idee, non nomi. Il PD di Letta è un partito che vuole tornare a dialogare e confrontarsi”
Indubbiamente il risultato di Milano non può che destare soddisfazione. È stata premiata l’autorevolezza del Sindaco Sala, il buon lavoro della sua Giunta, la serietà della maggioranza. Un successo che si somma ad altri risultati riportati nelle grandi città. Da qui bisogna ripartire, non con letture superficiali e approssimate, ma con analisi capaci di cogliere le criticità da affrontare e superare.
Per il PD e il centrosinistra rimane infatti da risolvere il problema delle aree interne che ci vede spesso davvero molto distanti da Lega e centrodestra. A dimostrazione che mentre si riesce a lanciare messaggi convincenti nelle città, ciò non avviene nelle periferie. Per vincere in Lombardia, nel nord del Paese e quindi a livello nazionale, bisogna investire su questo. Dare concretezza a proposte capaci di intercettare bisogni e richieste diverse.
Non è questione solo di nomi, sinceramente quanto mai inopportuno farne in questi giorni, ma di idee. Serve parlare a tutto il territorio, non solo ad una parte, e uscire da una visione di partito portato ad una certa supponente autoconsiderazione, incapace di affrontare i problemi reali delle persone e le criticità da superare. Occorre una svolta. È solo una classe dirigente riconosciuta da tutto il territorio, che ne conosce la complessità e la diversa specificità, che può affrontarla.
Il PD di Letta si sta caratterizzando come un partito che vuole tornare a dialogare e confrontarsi, le Agora sono lì a dimostrarlo, su fatti concreti. Questa è la strada da seguire sfuggendo da scorciatoie o letture più orientate alla classe dirigente che ai cittadini.
Gianni Girelli
Presidente Commissione d’Inchiesta Covid19 in Regione Lombardia