Lega e alleati chiedono una procedura straordinaria per convincere la consulta che non è incostituzionale
“Un obbrobrio giuridico, un blitz per condizionare la Corte Costituzionale prima che si pronunci sul referendum leghista sulla legge elettorale. Quel testo è illegittimo e lo sa anche la Lega, che chiede un procedimento assurdo per cercare di evitare la bocciatura. È incredibile come il partito di Salvini pieghi il Consiglio alle sue esigenze.”
Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella dopo l’approvazione oggi in Consiglio regionale di un atto amministrativo con cui la Regione Lombardia fa pressione sulla Consulta perché approvi comunque il referendum per la cancellazione della quota proporzionale della legge elettorale, nonostante non abbia i requisiti per essere ammesso. La Lega, in pratica, chiede che il referendum si celebri ma che il risultato entri in vigore solo dopo sessanta giorni, ingiungendo nel frattempo al Parlamento di modificare i collegi elettorali. Il limite del referendum, che lo espone alla bocciatura della Consulta, è infatti la non immediata applicabilità della legge elettorale che risulterebbe dal voto favorevole al referendum, in assenza della rideterminazione dei collegi.
Milano, 17 dicembre 2019