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“Se davvero i problemi dei pendolari lombardi stessero a cuore a questa giunta, l’assessore Terzi non avrebbe negato la partecipazione di molti sindaci dei comuni che si trovano lungo la linea Stradella-Pavia-Milano che avevano esplicitamente richiesto di intervenire alla riunione del tavolo di quadrante Sud e Est che è stata convocata per oggi pomeriggio, alle 16,30”.

Lo dice il consigliere regionale del PD Giuseppe Villani che interviene criticando aspramente le modalità di convocazione degli incontri dei Tavoli territoriali di Quadrante che si svolgono due volte all’anno per affrontare tutte le novità che riguardano le linee del servizio ferroviario regionale.

A questi incontri, convocati da Regione Lombardia, partecipano i comuni capoluogo, la Città Metropolitana, le province, le agenzie del TPL, i rappresentanti delle associazioni dei consumatori e dei pendolari. Possono partecipare, solo come uditori, anche i consiglieri regionali, ma per “per motivi organizzativi e di sicurezza la partecipazione alla riunione è consentita fino ad un massimo di 2 persone per categoria” specifica Villani e attacca: “E’ vero che hanno stabilito dei criteri specifici, ma se un sindaco chiede di partecipare, anche solo come osservatore, a un incontro che riguarda da vicino i problemi del suo territorio, e ricordiamo che stiamo parlando di una delle peggiori linee lombarde, è davvero un bruttissimo segnale non accogliere tale richiesta”.

Ma le critiche del consigliere dem non si fermano qui.

“Vorrei anche sottolineare che a quell’ora si preclude la partecipazione di tanti pendolari che lavorano – aggiunge Villani e ricapitola – se dunque consideriamo che si riducono le possibilità ai pendolari e ai sindaci, che i consiglieri non hanno diritto di parola, che in questi incontri sono accorpati due diversi territori e che non è nemmeno previsto il servizio di videoconferenza con le sedi degli Uffici Territoriali Regionali, è chiaro che viene a cadere la volontà della Regione di far partecipare e ascoltare per davvero i diretti interessati e il tutto si risolverà in una mera esposizione di dati”.

Milano, 5 novembre 2019

PD Regione Lombardia