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PSA, PILONI, CARRA E VALLACCHI (PD): “MENTRE L’EPIDEMIA AVANZA, IN LOMBARDIA REGISTRIAMO ANCORA UNA PERICOLOSA SOTTOVALUTAZIONE”

A che punto siamo in Regione Lombardia con gli interventi per contrastare la propagazione del contagio da Peste Suina Africana (PSA)? I consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Marco Carra, segretario e capogruppo in commissione Agricoltura, insieme alla collega Roberta Vallacchi che segue la commissione Ambiente, tornano, con l’ennesima interrogazione, a sollecitare la giunta lombarda in merito all’epidemia che, dopo la provincia di Pavia, ha colpito anche quella di Piacenza, dove sono stati registrati già 16 casi tra i cinghiali.

 

“Si tratta di zone pericolosamente vicine alle province di Lodi, Cremona e Mantova – sottolineano i consiglieri dem – ed è per questo che la nostra richiesta si focalizza principalmente su questi territori che, insieme a Brescia, rappresentano il 50% del patrimonio suinicolo nazionale, dando lavoro a 70mila addetti”.

 

“La situazione si sta aggravando e ogni ritardo rischia solo di facilitare l’estendersi dell’epidemia, tanto che nelle prime due settimane del nuovo anno si sono già riscontrati sei nuovi casi di cinghiali infetti nel territorio della provincia di Pavia – proseguono – e altri casi in Emilia Romagna, vicino al confine con la nostra Regione”.

 

È necessario quindi alzare la guardia e rendersi conto che va messo in campo ogni sforzo possibile. Per questo torniamo a chiedere quali interventi siano stati programmati – proseguono entrando nel merito della richiesta – e valutare l’utilità di un tavolo di confronto e concertazione delle azioni di contrasto alla diffusione della PSA, confrontandosi anche con le altre regioni. In Piemonte, per esempio, si utilizzano squadre di caccia al cinghiale gratuite e abilitate, risparmiando così risorse che le ATS sono costrette a destinare a società esterne; l’Emilia-Romagna, invece, ha stanziato quasi due milioni di euro per il posizionamento delle barriere di contenimento per le norme di biosicurezza allargate, per i sistemi di cattura e sull’implementazione della ricerca attiva delle carcasse. Che cosa ha intenzione di fare la Lombardia in proposito?”.

“Chiediamo, inoltre, di conoscere il numero esatto dei suini abbattuti dalla data del ritrovamento del primo cinghiale infetto a Torretta di Bagnaria (PV) ad oggi, in ogni provincia Lombarda e se sia mai iniziata, e quale sia, l’attività svolta dal GOT (Gruppo operativo territoriale) dalla sua istituzione”.

“Gli allevatori sono preoccupati e durante la commissione tenutasi alla Camera con il Commissario Straordinario Caputo non sono emerse rassicurazioni, soprattutto per il fatto che lo stesso Commissario ha ‘scaricato’ l’efficacia delle azioni di contrasto sulle spalle delle singole regioni” concludono Piloni, Carra e Vallacchi.

ITR-2282-PSA-testo-presentato

Milano, 17 gennaio 2024

 

PD Regione Lombardia