In risposta alle proteste chiede di restituire le risorse ricevute
“In un momento di gravissima difficoltà politica ed amministrativa, nel bel mezzo del rimpasto di giunta, il presidente della giunta regionale Attilio Fontana, anziché perseguire una collaborazione leale e proficua con i sindaci, risponde loro con un arroganza inaccettabile”. Ad affermarlo sono il capogruppo in consiglio regionale, Fabio Pizzul e il consigliere Gigi Ponti, a seguito di una lettera inviata da Fontana ai sindaci. Il presidente leghista della Lombardia, in risposta alle proteste dei primi cittadini, che avevano lamentato i criteri di assegnazione dei fondi del Piano Lombardia, non ha trovato di meglio che chiedere loro se non ritenevano “ adeguati e meritevoli” gli interventi di restituire le risorse alla Regione, questo dopo aver spiegato che il criterio di selezione degli interventi era stato quella della cantierabilità immediata.
“I toni di questa lettera- affermano Pizzul e Ponti- non sono in alcun modo accettabili e sono uno schiaffo a tutti coloro che credono nella leale collaborazione fra istituzioni. Rispondere alle legittime proteste dei sindaci che avevano denunciato, come avevamo fatto anche noi, la ‘legge mancia’, ovvero un provvedimento fatto solo per gratificare le amministrazioni del proprio colore politico senza alcun bando, senza alcun progetto e senza alcun criterio oggettivo, è un’offesa a chi si adopera per amministrare in un periodo drammatico. E’ uno schiaffo ai sindaci”.
“Da parte nostra- concludono Pizzul e Ponti-metteremo in campo tutte le azioni amministrative volte a garantire rapporti leali di rispetto fra le istituzioni. Già da oggi abbiamo presentato un accesso agli atti in cui chiediamo di ricevere tutti i progetti delle opere finanziate che, visto che dovevano essere cantierabili, dovrebbero avere come allegati i progetti esecutivi”
Milano, 8 gennaio 2021