Marmi neri e arabescati, nuvolato, ceppi e le altre pietre ornamentali sono un’occasione di sviluppo per la montagna bergamasca, e sarebbe opportuno incentivare la permanenza sul territorio non solo del lavoro di estrazione, ma anche di quello della lavorazione dei prodotti. È questa la sintesi dell’intervento di Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd, durante l’approvazione all’unanimità, stamattina, in consiglio regionale, della proposta di atto amministrativo sulla Revisione del piano cave provinciale di Bergamo, per il settore merceologico delle pietre ornamentali.
“Dal punto di vista politico questo piano nasce in un clima di condivisione con il territorio e con un iter diverso rispetto alle passate revisioni – ha spiegato Scandella –. Dal punto di vista tecnico, va sottolineato come la montagna di Bergamo sia ricca di materiali di grande interesse per mercati quali l’India o la Russia, penso al marmo nero o a quello arabescato, che hanno, dunque una grande spendibilità all’estero. Quindi, questo tipo di cavazione per i territori montani in difficoltà è un’occasione, seppure di nicchia, di lavoro e di crescita”.
Tuttavia, per il consigliere Pd “sarebbe interessante approfondire perché la lavorazione sia difficile da mantenere in loco, nonostante i Comuni abbiano messo a disposizione incentivi. E questo non produce ulteriori occasioni professionali che sarebbero importanti. In ogni caso, il processo istruttorio per questa revisione è stato fatto in maniera seria, prima dalla Provincia, poi con le integrazioni a livello regionale. Credo che sia stato un passaggio importante perché si tratta comunque di un territorio delicato dal punto di vista naturalistico. Perciò, l’auspicio è che sia fatto un monitoraggio attento da parte di Regione Lombardia, rispetto a tutte le fasi del lavoro, come pure al recupero delle cave dismesse”.
Milano, 30 giugno 2020