La maggioranza va sotto in Aula sugli impegni per ridurre gli inquinanti
L’iniziativa di convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale sui cambiamenti climatici, quella che poi si è tenuta martedì 26 febbraio, era stata del Pd. Con un buon lavoro in commissione ne era uscito un testo ancora timido, che il gruppo democratico si era attrezzato per migliorare in Aula: dare scadenze precise agli impegni e renderli cogenti, sostenere con risorse e atti le amministrazioni che si attivano contro il climate change e aumentare le mitigazioni, che significa, in pianura, sostanzialmente piantare alberi, i migliori alleati contro l’aumento della CO2. Il Pd chiedeva di piantarne 20mila l’anno nelle aree urbane e periurbane, di sostenere il trasporto ferroviario, anche ad alta capacità, che significa TAV, e di aiutare il comune di Milano che, giusto il giorno prima, aveva inaugurato Area B, l’area “anti diesel” con limitazioni valide tutto l’anno e progressivamente più restrittive. Proprio su Tav e Area B si sono consumate divisioni in seno al Consiglio: la maggioranza ha approvato un testo pro Tav ma anche pro autostrade, bocciando invece quello del Pd; uguale copione su Area B, con emendamento leghista a chiedere deroghe e armonizzazioni con le misure regionali, molto più blande, e bocciatura dell’emendamento del Pd pro AreaB.
Al momento del voto, quindi, il Pd si dice contro, chiedendo i numero legale, e dodici franchi tiratori nelle file del centrodestra fanno il resto, perché la risoluzione viene bocciata con 40 no e 33 sì. Secondo i retroscena, a giocare sarebbero state le dichiarazioni di Salvini che, il giorno stesso, aveva chiuso la porta a un ritorno del centrodestra, e di Fontana, che aveva rincarato parlando della normalità della differenza di coalizione a Roma, dove la Lega governa con i grillini, e negli enti locali dove, come in Lombardia, rimane in vita il centrodestra. Ma il giorno successivo, con la maggioranza ancora in bambola, la consigliera Viviana Beccalossi, politica di esperienza e con diversi incarichi alle spalle, su tutt’altro provvedimento, la fusione di tra partecipate, ha chiarito all’assessore leghista Davide Caparini che l’incidente occorso sulla risoluzione era di fatto sull’aria fritta, parole sue, e che non è detto che non possa succedere su provvedimenti molto, molto più importanti, sempre parole sue. Un episodio che la dice lunga sull’interesse della maggioranza di centrodestra per il cambiamento climatico del pianeta e, ci si passi la battuta, anche della maggioranza in Regione.
Queste erano le proposte del PD con evidenziati in rosso gli emendamenti presentati
Il video della diretta in Aula consiliare dopo il voto, con Fabio Pizzul e Antonella Forattini