GIRELLI (PD), “TERRITORI MONTANI IN SOFFERENZA, LA REGIONE DOVREBBE FARE MOLTO DI PIÙ”
In Regione approvata Risoluzione per la montagna che non soddisfa il PD, che però riesce a far approvare a voto segreto un ordine del giorno per la Valle Camonica
Un documento che manca di concretezza e di impegni precisi. Il consigliere regionale del Pd Gianni Girelli motiva così il voto di astensione, oggi in Consiglio regionale, alla risoluzione “Iniziative in favore dei territori montani” approvata a maggioranza. Durante la seduta sono stati bocciati diversi ordini del giorno presentati dalle opposizioni, ma a sorpresa ne è stato approvato uno presentato da Girelli, passato a voto segreto, volto a chiedere la sottoscrizione di un Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale dedicato alla Comunità Montana Valle Camonica, in sinergia con le rappresentanze politiche, sociali ed economiche. Lo scopo è quello di individuare gli interventi prioritari in grado di incidere positivamente nelle dinamiche di sviluppo territoriale, in particolare attraverso i servizi e le infrastrutture materiali e immateriali.
“Quella approvata oggi in Regione – afferma Girelli – è una risoluzione che fa una mappatura corretta dei bisogni, ma è poco incisiva negli strumenti e negli impegni. In sostanza, si limita a impegnare la giunta a continuare a fare quello che già sta facendo”.
“Gli ultimi dieci anni – aggiunge – sono stati molto pesanti per le valli lombarde. La popolazione in età lavorativa si è ridotta del 4,1% e le imprese attive hanno segnato un -10,8%. La Regione deve fare molto di più, sia dal punto di vista dei servizi, con parametri ad hoc per i territori montani, sia da quello delle infrastrutture materiali e immateriali e, non ultimo, della fiscalità. Abbiamo proposto un Accordo quadro di sviluppo territoriale per ogni Comunità montana che, in sinergia con le rappresentanze politiche, sociali ed economiche di ogni territorio, individui gli interventi più importanti, che siano capaci di risollevare quei territori, attrarre investimenti, lavoro e mantenere persone giovani a viverci. In primis utilizzando le nuove risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e i residui del Piano Lombardia. Proposta bocciata dalla maggioranza, tranne che per il caso un po’ rocambolesco della Valle Camonica, passato a voto segreto. Per la montagna lombarda è troppo poco. In questo modo la risoluzione rischia di restare solo un manifesto delle buone intenzioni”.
Milano, 29 giugno 2021