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Cominelli (Pd): Per la lotta alle ecomafie alla Regione chiediamo da subito più risorse e controlli, a partire da Brescia

Alla Regione chiediamo più   risorse e controlli, a partire da Brescia.  Ad affermarlo è la consigliera regionale del Pd Miriam Cominelli, a seguito della presentazione   del Rapporto Ecomafie 2025 di Legambiente. “I numeri- sottolinea Cominelli- sono un campanello d’allarme: la provincia di Brescia   passa dal trentatreesimo   al ventesimo posto nella classifica   nazionale delle province con più reati ambientali. La Lombardia è prima tra le regioni  del Nord, con 2.324 illeciti nel 2024, un incremento del 17,7% rispetto al 2023, e registra 88 inchieste per corruzione ambientale tra maggio 2024 e aprile 2025, seconda solo alla Campania, e   conta 61 arresti legati a reati ambientali. Dietro questi numeri ci sono smaltimenti illeciti, abusi edilizi, infiltrazioni criminali nei settori rifiuti, cemento e fauna. Brescia è diventata un terreno fertile per le ecomafie, e richiede una mobilitazione istituzionale immediata”.

“Per questo- sottolinea Cominelli- chiediamo alla Regione interventi precisi: una Cabina di regia permanente, impegnata nella lotta a  ecomafie e corruzione,   a cui   devono collaborare l’ARPA, le Procure, le forze dell’ordine, i Comuni e le associazioni civiche.  Servono, inoltre, più risorse e turni di controllo straordinari nei siti di sospetto smaltimento illecito, maggiori interventi investigativi   sui traffici   abusivi di rifiuti e cemento”.

Ma non solo.  “Va avviato- continua la consigliera dem-un Piano regionale di bonifica   delle aree critiche, quali   discariche, siti contaminati e zone interessate dall’ inquinamento delle acque. Essenziale una maggiore trasparenza che si deve concretizzare nella possibilità per i cittadini   di  accedere ai dati ambientali e allo stato delle indagini, anche attraverso portali web dedicati e audizioni pubbliche”.

“Non è accettabile- conclude Cominelli-  che Brescia, città già colpita da gravi emergenze ambientali, come l’inquinamento da PCB  (policlorobifenili) e discariche radioattive, subisca l’ennesimo assalto criminale. Serve un cambio di paradigma e maggiore consapevolezza del problema anche a livello regionale: più legalità, più investimenti nella prevenzione e un netto contrasto a chi specula sull’ambiente. Non possiamo più accettare che la Lombardia sia anche terra di ecomafie. Serve un cambio di passo, che implica più controlli, più legalità e una vera cultura della sostenibilità. Il Pd continuerà a battersi in Consiglio per difendere l’ambiente e la salute dei cittadini”.

Milano, 10 luglio 2025

 

PD Regione Lombardia