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Approvati oggi in Commissione cultura e sport  i criteri di assegnazione della dote sport destinata a minori dai 6 ai 17 anni. “Un provvedimento idealmente positivo, ma inadeguato nell’attuazione pratica e nello stanziamento economico, che non  basta a rispondere alla grande richiesta delle famiglie.” Innanzitutto – sottolineano il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Fabio Pizzul e la consigliera regionale Paola Bocci- le risorse  che ammontano a due milioni di euro sono del tutto insufficienti.  In occasione del Bilancio di previsione chiederemo siano aumentate”.

“Alcune delle misure prese- continuano i consiglieri dem- come la semplificazione della procedura, sono apprezzabili, ma rimaniamo perplessi su altri punti. L’utilizzo dello Spid potrebbe tagliar fuori molte famiglie che non hanno ancora dimestichezza con questo strumento; si comunichi, con chiarezza, fin da subito la necessità che le famiglie si dotino di questa chiave di accesso e si faccia in modo che ci sia adeguata assistenza da parte degli sportelli di Regione Lombardia. Inoltre la dote e’ riservata ad un solo minore per ogni nucleo familiare. Ma chi ha difficolta’ maggiori sono, di solito, le famiglie con piu’ figli a carico. E’ necessario  andare incontro anche alle loro esigenze”.

“Questo senza contare- concludono Pizzul e Bocci- l’iniquo criterio della residenza in Lombardia da almeno 5 anni per almeno uno dei genitori. Un criterio  inaccettabile che abbiamo più volte denunciato come discriminatorio ma che la giunta a trazione leghista si ostina a mantenere”.

 

Milano, 4 novembre 2020

PD Regione Lombardia