Pendolari
STRANIERO (PD): “IL PEGGIORAMENTO ERA PREVEDIBILE. ASSURDO SOSTITUIRE I TRENI CON I BUS”
Stamattina, in Commissione Trasporti del consiglio regionale, si è tenuta l’audizione del nuovo amministratore delegato di Trenord Marco Piuri. Tra le altre cose, l’ad ha detto che i primi treni nuovi arriveranno nel 2020 e che fino ad allora non sarà possibile migliorare sensibilmente il servizio. Per quest’anno Trenord prevede di dover pagare penali per 26 milioni di euro e bonus ai pendolari per 10 milioni. È il risultato del peggioramento della puntualità del 5% e del raddoppio delle soppressioni rispetto al 2017. Da Piuri si è scoperto, inoltre, che questo stato di emergenza durerà almeno altri due anni e che il 5% del servizio effettuato su ferro sarà sostituito dal servizio su gomma.
“Ora è tutto chiaro: la situazione del trasporto ferroviario è peggiorata nell’ultimo anno e non potrà migliorare per altri due anni. Un piano per venirne fuori non esiste, perché ci sono problemi con i treni, che sono in buona parte vecchi e inaffidabili, con il personale che manca e con infrastrutture insufficienti e ormai sature – commenta Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd –. Questo comporta penali e bonus milionari, ma ha anche un costo indiretto sull’economia lombarda. Il peggio è che tutto era prevedibile e che chi guida la Regione tenta di scaricare la responsabilità su altri. Lega e Forza Italia governano in Lombardia da anni: dicano chiaramente che sul trasporto ferroviario hanno fallito”.
Inoltre, pur non conoscendo “ancora le linee che saranno coinvolte nella sostituzione con i bus, sappiamo però che questa pratica è già in fase di sperimentazione sulla Seregno-Carnate – ricorda Straniero –. Ci auguriamo davvero che la soluzione di Trenord non sia quella di togliere dei treni per migliorare il servizio. Sarebbe davvero una pezza peggiore del buco e una beffa per tanti pendolari”.
Per questo il Pd, martedì 13 novembre, in occasione della seduta del consiglio regionale sul servizio ferroviario, già rinviata una volta dal presidente Fontana, ha organizzato una mobilitazione denominata ‘Non un treno di meno’ che si terrà insieme a sindaci, amministratori e cittadini con un presidio sotto al Pirellone per far sentire la propria voce per un servizio ferroviario dignitoso e affidabile.
Milano, 8 novembre 2018