“Bocciare la mozione che chiede di destinare, almeno in parte, i proventi del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna allo stesso nosocomio, magari destinandoli a interventi per migliorare l’accesso all’ospedale o il pronto soccorso, anziché interamente al Comune di San Fermo della Battaglia, è una grave mancanza di volontà politica, una rinuncia a difendere l’interesse pubblico e non solo quello della città di Como”, è duro il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e promotore della raccolta di firme, arrivata a 5mila adesioni, per la modifica dell’accordo sul nuovo ospedale, dopo il voto contrario della maggioranza del consiglio comunale di Como alla mozione del Pd.
“Il sindaco leghista Landriscina e la Giunta di centrodestra vogliono far pagare caramente il parcheggio ai malati e ai loro famigliari, senza nemmeno che quei soldi vadano all’ospedale – aggiungono i consiglieri comunali Pd Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco –. Chi governa oggi Como non ha la minima intenzione di intervenire a beneficio della collettività nel momento più difficile, quello che riguarda la salute di ogni cittadino”.
I consiglieri comunali e regionale dem spiegano: “Lo scopo della modifica dell’accordo richiesto dalla mozione non era favorire questa o quella parte, un ente piuttosto che un altro, ma avere un ospedale efficiente e fruibile dai cittadini, senza penalizzare nessuno. Quello che abbiamo proposto è che si verifichi se, a distanza di anni, le soluzioni trovate rispondono ancora a quelle finalità o hanno generato paradossi”.
Che qualcosa non funzioni, fanno notare Orsenigo, Fanetti, Lissi e Guarisco, “lo dimostra il fatto che anche quest’anno il Comune di Como deve destinare 3.200 euro per rimborsare al Comune di San Fermo della Battaglia l’onere di dover acquistare registri e moduli per nascite e morti che avverranno al Sant’Anna, quando la presenza dell’ospedale e la gestione del parcheggio portano nelle casse comunali di San Fermo un milione di euro ogni anno”.
Per gli esponenti del Pd “l’accordo originario sul Sant’Anna era finalizzato a costruire il nuovo ospedale: se qualcuno ha pensato che servisse a impadronirsi di una miniera di diamanti, riteniamo nostro dovere dire che si è sbagliato e che bisogna rimettere le cose in ordine. Se oggi ci siamo resi conto che quell’accordo tra amministrazioni non tutela l’interesse generale, può essere ridiscusso. Ma a fronte di una simile ovvietà, la maggioranza di centrodestra e la Giunta Landriscina ci dicono che non bisogna disturbare e che la situazione va lasciata così com’è, tutta a favore di una singola amministrazione, tra l’altro di pari colore politico”.
Peccato, chiosano i consiglieri dem, che, d’altra parte, “il capogruppo della Lega in consiglio comunale Ajani abbia presentato, in consiglio provinciale, un’analoga interpellanza che chiede, sulla nostra falsariga, d’intervenire. E nel contempo lui stesso, la Lega e il suo sindaco, in comune a Como, votano contro la medesima proposta. Appoggiati, per altro, anche da una parte della minoranza, i consiglieri della lista Rapinese, che si mettono a difendere una situazione indifendibile, forse perché non ci hanno pensato per primi e dunque per mero calcolo elettorale”.
Milano, 30 aprile 2019