È ora di lavorare tutti insieme per garantire i medici per la rianimazione e il pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, che altrimenti rischiano di chiudere.
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in commissione Sanità Samuele Astuti, che raccoglie il grido d’allarme dei territori, in vista dell’incontro che si terrà all’Asst Valle Olona proprio sull’ospedale di Saronno mercoledì, 9 marzo. “È il momento di adoperarsi tutti insieme – afferma Astuti-e da parte mia c’è la massima disponibilità alla collaborazione, per il rilancio di una struttura che da troppo tempo soffre per una grave carenza di personale ,soprattutto nel reparto di rianimazione e al pronto soccorso, che fino ad oggi è rimasto attivo solo grazie alla copertura dei turni da parte dei medici di chirurgia e medicina interna. La rianimazione, che necessita di competenze molto specifiche, è rimasta attiva perché si è, in via emergenziale, fatto ricorso al personale di cooperativa, reclutato tramite bando che, unita alla disponibilità a turni suppletivi dei rianimatori dell’ospedale, (tre più il primario), ha garantito il servizio”.
“Ora però il contratto della cooperativa- sottolinea Astuti- di durata annuale è in scadenza. Potrebbe essere rinnovato automaticamente ma la Regione, con una delibera dell’ottobre scorso, ha dimezzato le tariffe per i servizi esterni agli ospedali e questo ha come conseguenza che, probabilmente, il servizio non ci sarà. In via emergenziale, perché il servizio possa continuare a essere garantito, è essenziale che la Regione garantisca la stessa tariffa attuale. In caso contrario la rianimazione sarà davvero a rischio”.
“Per questo chiediamo alla Regione- continua Astuti- di consentire alla direzione dell’ospedale di mantenere le stesse tariffe. Ne va del futuro della rianimazione e di tutto l’ospedale che, lo ribadiamo, deve continuare ad essere una struttura di primo livello. La vera soluzione sarà quella di assumere medici, tanti quanti sono necessari a garantire una turnazione regolare e non, come purtroppo accade ora, costretti a turni aggiuntivi insostenibili. Alcuni professionisti potrebbero essere disposti a trasferirsi a Saronno, ma perché questo accada deve essere garantita, almeno finchè non saranno assunti nuovi medici, la presenza della cooperativa”.
“Forte criticità – denuncia Astuti- c’è anche nel pronto soccorso, che ora si regge sulla disponibilità dei medici di chirurgia e medicina interna che fanno turni aggiuntivi per mantenerlo aperto ma che, data l’insostenibilità del lavoro, potrebbero scegliere di trasferirsi, trovando facilmente altre collocazioni. Anche per il Pronto soccorso chiediamo sia emesso, in via emergenziale, un bando per il reclutamento di una cooperativa. L’unico modo, ad oggi, per garantire la continuità del servizio”.
“La necessità immediata- conclude Astuti-è quella di tenere in vita la rianimazione e il pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, che sono rimasti aperti fino ad oggi solo grazie all’abnegazione dei medici, che dobbiamo tutti ringraziare. L’utilizzo delle cooperative deve essere temporaneo e del tutto eccezionale. L’obiettivo, lo ribadiamo, è assumere i medici necessari. È questa la strada maestra per salvare una struttura cruciale per tanti territori delle province di Varese, Como, Milano e della Brianza”.
Milano, 7 marzo 2022