La pandemia rischia di far dimenticare il mondo dello sport che sta vivendo gravissime difficoltà. Questo, a partire dalle piscine che sono sono ormai piegate dalle restrizioni dei due anni di pandemia che hanno portato a una riduzione drastica degli introiti e oggi devono affrontare il rincaro delle utenze, che in alcuni casi si avvicina al 70 per cento. Basti pensare che il 👉fallimento della società Gestisport ha portato alla chiusura di nove impianti nella regione.
“Per evitare altre chiusure e fallimenti è opportuno, 👉come avevamo già chiesto il 21 dicembre scorso e come torneremo a chiedere con un 👉 question time nel prossimo consiglio, che dalla Regione arrivino finanziamenti – afferma il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul – . Oppure, che si dia la possibilità ai gestori degli impianti di accedere a bandi che abbattano parte dei costi, sull’esempio di quanto fatto già nei mesi scorsi dalla Regione Sardegna. La giunta lombarda deve intervenire con misure che sono fondamentali per mantenere in funzione un settore importante non solo dal punto di vista sportivo e ricreativo, ma anche medico e trovare una soluzione concreta e tangibile al più presto”.
Diverse, ma comunque da non sottovalutare, le difficoltà vissute dagli atleti amatoriali. La Federazione medico sportiva italiana ha modificato la procedura per la riammissione all’attività agonistica degli atleti non professionisti che hanno avuto il Covid, riducendo i tempi per il rientro. Ma le Ats lombarde ancora non lo sanno con tutte le conseguenze del caso.
“Fino a qualche giorno fa, per questi atleti era previsto uno stop di un mese, dopo la guarigione e i successivi approfonditi esami per avere il nullaosta e ritornare all’attività agonistica – sottolinea Pizzul -. Ora però la Federazione ha deciso di ridurre a una settimana questo intervallo, anche in virtù del fatto che le infezioni da Covid sono meno severe di un anno fa”.
Gli atleti hanno però segnalato che manca una disposizione da parte delle Ats lombarde, quindi i centri di medicina sportiva non possono rilasciare il nullaosta dopo una settimana, ma sono ancora vincolati al mese di stop. E questo mette in difficoltà moltissimi atleti che non possono ripartire.
“Ho chiesto al presidente della Commissione sport di inviare sollecitazioni alla Giunta che, sulla base delle indicazioni della Federazione medico sportiva, può poi diramare indicazioni alle Ats che così ‘liberano’ i centri di medicina sportiva. Credo sia assolutamente plausibile e necessario in questo momento per evitare ulteriori disagi agli atleti” conclude Pizzul (👉 il comunicato stampa).
redazione N7ggPd