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E’ solo grazie alle ingenti risorse stanziate dal Governo di Centrosinistra  che la Regione, dopo anni di tagli, può inaugurare una nuova stagione per la sanità in Lombardia. E’ questo quello che la Lega ha cercato di far dimenticare in occasione dell’approvazione in consiglio regionale del bilancio di previsione che prevede lo stanziamento di 200milioni di euro per gli investimenti sanitari.  E questo vale soprattutto per l’abolizione del  superticket sulle prestazioni, tanto propagandato della Lega; viene anticipato di 6 mesi rispetto alla misura varata dal ministro della salute Speranza, ma solo grazie ai fondi messi a disposizione dal Governo.

In ambito sanitario  il Pd ha presentato diverse proposte approvate dall’aula, sotto forma di ordini del giorno.

“Innanzitutto – spiega il capogruppo in commissione Sanità Gianni Girelli – abbiamo chiesto di avere almeno un Presidio sociosanitario territoriale  (PRESST) per ogni   provincia,  una struttura simile alle case della salute già attive  in Piemonte e in Emilia Romagna. Questo perché il modello di gestione della cronicità in Lombardia mostra evidenti segni di inefficienza. Basti pensare che dal suo avvio, nel gennaio 2018, ad oggi, ha arruolato solo il 10 per cento dei pazienti Avere una rete capillare di PRESST, poliambulatori  destinati soprattutto alla cura dei pazienti cronici, significa semplificare la vita alle persone malate che, anziché rivolgersi agli ospedali, troverebbero in strutture adeguate e  vicine a casa le cure necessarie”.

Approvata, inoltre  la proposta, presentata dal consigliere Pietro Bussolati, riguardo al test prenatale gratuito non invasivo per le donne in gravidanza che verrà introdotto in via sperimentale, sull’esempio dell’Emilia Romagna.  Con il test, tramite un semplice prelievo di sangue, si possono evitare, in circa il 50% dei casi, gli esami di amniocentesi e villocentesi.

“Finalmente – sottolinea il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Borghetti – abbiamo impegnato la giunta a destinare un adeguato finanziamento per contrastare una delle maggiori criticità della sanità lombarda, le liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali”.

Il piano prevede innanzitutto l’estensione dell’offerta di prestazioni, con un allungamento degli orari di apertura per visite ed esami diagnostici, in tutte le strutture, a partire da quelle pubbliche.

“Inoltre – conclude  Borghetti – prevede la costituzione, a partire dal primo gennaio 2020, dell’agenda unica per tutti gli erogatori pubblici e privati, affinché gli operatori del numero verde possano prenotare in tempo reale tutte le prestazioni richieste dai cittadini”.

RedazioneNovitàSettegiorniPD489

 

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