BORGHETTI (PD): “NEMMENO UNA PAROLA DALLA DESTRA, DA FONTANA E DA BERTOLASO SUL TAGLIO DELLE LISTE D’ATTESA”
“Mi ha chiamato mio suocero e mi ha detto che ha avuto la prenotazione della visita oculistica per gennaio… Quando gli ho detto che era stato fortunato ad averla avuta entro 6 mesi, mi ha detto che in realtà si trattava di gennaio 2025”. Così ha esordito nel suo intervento in aula Carlo Borghetti, consigliere regionale dem, capo delegazione in Commissione Sanità, che ha presentato l’ordine del giorno del Pd all’assestamento di bilancio per un Piano di governo delle Liste d’attesa.
“Anche sul taglio alle lista d’attesa -ha affermato Borghetti- questa Regione è ferma, come sul resto, e non riesce a fare passi avanti. Ma è ora di dire basta alla logica secondo cui se ti occorre una visita o paghi o aspetti. Il Centro unico di prenotazione (che chiediamo da anni) deve essere attivato dal 2024, come aveva promesso l’assessore Bertolaso, che ora parla invece di tre anni. Vanno estesi gli orari di visita ed esami alla sera e nei festivi, attraverso un piano straordinario di 200 milioni di euro a sostegno del personale, piano cui ricondurre tutte le strutture sanitarie, che oggi non collaborano tra loro, anzi, agiscono individualmente. E questo deve valere sia per le strutture pubbliche che, ancora di più, per le private”.
L’ordine del giorno è stato bocciato dalla maggioranza senza alcuna spiegazione. “È incredibile che in 30 ore di dibattito sul bilancio regionale -ha sottolineato Borghetti- sul tema delle liste d’attesa non abbiamo sentito neanche una parola -ripeto, neanche una parola- da parte sia dei consiglieri di maggioranza che dell’assessore Bertolaso, assente (come Fontana) per la quasi totalità del tempo: forse per loro il problema non esiste. Peccato, perché i lombardi, invece, il problema delle lunghe liste d’attesa ce l’hanno, eccome”.
Milano, 27 luglio 2023