Con 64 voti favorevoli è stata votata all’unanimità oggi pomeriggio in Consiglio regionale la risoluzione sulla navigazione dei laghi lombardi che impegna la Giunta a sollecitare il Governo affinché dia attuazione al decreto legislativo del 1997 che stabilisce il passaggio della gestione del trasporto pubblico sui laghi alle Regioni.
Grande soddisfazione è stata espressa dai consiglieri regionali del PD Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero che su questo documento hanno puntato fin dall’inizio della legislatura.
“In realtà non sono 19 anni che aspettiamo questo provvedimento, ma ben 42, dal momento che il primo riferimento normativo alla regionalizzazione dei laghi risale al lontano 1977” precisa Orsenigo che poi sottolinea quanto ancora” bisogna lavorare sull’aspetto economico, poiché la navigazione produce ricavi per 30 milioni di euro a fronte di 60 milioni di spesa, uno scoglio che va superato per l’importanza del trasporlo lacuale”.
“Si tratta di un atto fondamentale che potrà solo migliorare l’efficienza della gestione di un servizio la cui importanza non è da intendere solo in chiave turistica, ma anche e soprattutto dal punto di vista della mobilità – dice il collega Straniero, sottolineando l’importanza del coinvolgimento degli enti locali – un punto di arrivo che deve essere soprattutto un punto di partenza”.
“In questo modo sarà possibile – aggiunge Orsenigo – rendere il servizio meno oneroso per coloro che tutti i giorni sono costretti a usare la navigazione per raggiungere i luoghi di studio e lavoro, spendendo cifre notevoli”.
“Il ritardo della regionalizzazione ha avuto effetti che hanno penalizzato lo sviluppo del servizio – spiegano i consiglieri dem – È solo di questi giorni l’attivazione di una modalità on line di acquisto dei biglietti della navigazione, un ritardo inconcepibile per un servizio con un’alta valenza turistica e una clientela spesso straniera. Tuttavia non è ancora possibile includere la navigazione nei biglietti integrati di trasporto locale che Regione sta definendo in questi mesi con le Agenzie del Tpl, mentre è insufficiente l’integrazione d’orario con treni e bus. Sarebbe quindi opportuno che Regione iniziasse a lavorare con il Ministero e la Gestione governativa della Navigazione Laghi per anticipare, con appropriate iniziative, l’integrazione dei servizi di trasporto lacuale con il Tpl regionale, in termini di bigliettazione e di armonizzazione degli orari”.
“La vetustà della flotta, determinatasi in questi anni per l’insufficiente rinnovo del naviglio a causa della tendenza a prolungare il mantenimento in esercizio di unità vecchie e obsolete, ha riflessi anche sui risultati economici che potrebbero essere superati solo con il risanamento tecnico-economico connesso previsto nell’ambito del trasferimento alle Regioni. Inoltre, è più conveniente perché colloca la navigazione dei laghi all’interno di un più ampio disegno di valorizzazione turistica, ambientale, economica e trasportistica del territorio servito. La percentuale dei ricavi rispetto ai costi può essere aumentata in modo significativo solo attraverso una gestione diversa, che attragga una domanda oggi non completamente valorizzata. Dalle stime realizzate, il coefficiente di esercizio, pari attualmente al 50%, potrebbe salire addirittura al 100% (nei mesi estivi siamo già all’85%), con la possibilità di ripagare i costi di gestione”.
Un ultimo aspetto su cui lavorare è nel rapporto con la Svizzera: “Un’attività in questo senso è necessaria per quanto riguarda il lago Maggiore che in parte ricade in territorio elvetico. Tuttavia sarebbe opportuno interloquire da subito con i confinanti per quanto riguarda il lago di Lugano dove i nostri comuni rivieraschi di Porlezza, Valsolda, Claino Con Osteno devono adesso fare i conti con i tagli di corse dei battelli decisi dalla società di gestione della navigazione, svizzera in questo caso, proprio all’inizio della stagione turistica” chiude Orsenigo.
Milano, 16 aprile 2019