Era la metà di giugno quando il Gruppo regionale del Pd depositava un’interrogazione a risposta scritta per fare luce sul progetto alla base dell’eventuale finanziamento regionale per l’acquisto dell’immobile Montanina di Esino Lario. L’operazione dovrebbe aiutare la comunità a dare un seguito a Wikimania 2016, puntando sul turismo congressuale, e si pone all’interno di un Protocollo d’intesa siglato da Regione Lombardia con diversi enti del territorio lecchese.
“Volevamo capire quale fosse l’inerenza fra l’acquisto e la ristrutturazione di questo immobile e gli ambiti di intervento previsti dall’accordo di programma – ricorda Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd –. Il nostro timore era anche legato a un possibile danno erariale rispetto a un contributo di Regione Lombardia non adeguatamente valutato”.
Ora è arrivata la risposta da parte dell’assessore al Bilancio Caparini: “È deludente e abbastanza ingessata. Non siamo certo soddisfatti – fa sapere Straniero –. In sostanza, dice che la Giunta regionale condivide le finalità generali dell’operazione, riservandosi di valutare il progetto specifico del Comune di Esino Lario, con le opportune modifiche e integrazioni e verificare il pieno rispetto dei relativi adempimenti amministrativi concordati. Inoltre, sostiene che le finalità generali del progetto sono coerenti con quanto previsto dal Protocollo d’Intesa e aggiunge che l’approvazione del progetto dovrà necessariamente prevedere un’attenta analisi economica. Insomma, si sentono tranquilli, vedono tutti gli elementi e i presupposti per l’approvazione e l’erogazione del finanziamento, senza pensare ad alcun ricorso all’azione preventiva della Corte dei Conti”.
Tuttavia, Straniero, facendosi portavoce di quella comunità, sottolinea che “probabilmente manca un’analisi approfondita e strutturata dell’evento Wikimania 2016 da parte di Regione Lombardia. E questo determina una carenza di elementi su cui fondare un giudizio completo sull’opportunità di fare questa operazione. I nostri timori non sono fugati: temiamo che un investimento del genere crei solo un’altra cattedrale nel deserto, anzi, sulla montagna, che poi alla fine sarà difficilissimo far utilizzare a chicchessia. Non possiamo, dunque, fare altro che chiedere un ulteriore ragionamento sul da farsi alla Giunta regionale”.
Dunque, fa presente il consigliere Pd, “tutti i dubbi segnalati nell’interrogazione rimangono. Anzi, temiamo proprio un effetto ‘seduttivo’ di Wikimania 2016 e delle proposte dell’amministrazione comunale sulla Giunta regionale. Secondo quest’ultima, insomma, l’evento privato organizzato nell’ambito dell’enciclopedia partecipativa Wikipedia avrebbe rappresentato un caso paradigmatico capace di generare situazioni analoghe sul territorio di Esino Lario in futuro o un inedito modello di turismo congressuale di montagna. Noi non ne siamo così sicuri. Continuiamo piuttosto a ritenere che l’iter e il piano di lavoro intrapreso non soddisfino una condizione necessaria e sufficiente per l’assunzione di decisioni responsabili a livello regionale, ma siano motivo di ulteriore preoccupazione rispetto al destino dei fondi di Regione Lombardia”.
Non solo: un ulteriore dato di perplessità è emerso, ricorda Straniero, “dalle dimissioni in piena stagione estiva di due assessori del Comune di Esino Lario, poi rientrate, senza che siano state comunicate pubblicamente le cause”.
Milano, 23 settembre 2021