CARRA (PD): “MELONI CHIEDA SCUSA AL MONDO AGRICOLO. E INTERCEDA CON LA REGIONE: IN LOMBARDIA URGE INTERVENIRE”
“Nel suo videomessaggio all’assemblea di Confagricoltura, che si sta tenendo a Bruxelles, la presidente Meloni avrebbe dovuto chiedere scusa per non aver tenuto in considerazione le istanze portate avanti dalle associazioni di categoria e aver fatto una parziale retromarcia rispetto alle scelte sciagurate e dannose compiute dal suo Governo ai danni dell’agricoltura, in particolare sull’Irpef agricola, solamente dopo le proteste dei trattori che si sono totalmente sganciate dalle attività delle associazioni”, lo dice Marco Carra, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura, dopo le dichiarazioni della presidente del consiglio.
“Ma facendo questa retromarcia, il Governo ha ‘tagliato la faccia’ alle associazioni di categoria. Quindi, dopo aver colpito con la mannaia il mondo agricolo e i suoi imprenditori con i provvedimenti previsti in Finanziaria, oggi fa il dietrofront sull’Irpef. E lo fa, non dopo l’ascolto, il confronto con le associazioni di categoria come Confagricoltura, ma dopo le proteste dei trattori che erano in contrapposizione alle stesse associazioni. Una situazione e una posizione governativa paradossale”, continua Carra.
“Di fronte a quello che sta succedendo, in Europa Meloni non deve rivolgersi a nessun altro se non al proprio Commissario agricolo, che è Janusz Wojciechowski fin dal 2019, è un’esponente della destra polacca e fa parte del gruppo parlamentare in cui siede anche Fdi. È del suo partito, perciò, questo Commissario totalmente inadeguato nel rapporto con le campagne, con il mondo agricolo. E ha commesso un errore clamoroso che è stato quello di costruire un clima negativo nei confronti dell’agricoltura, vista come nemica dell’ambiente. Queste sono responsabilità della destra che si sommano alle altre”, aggiunge il dem.
“Perciò, a livello nazionale la destra della Meloni cala la mannaia fiscale di dicembre, parzialmente recuperata, sui nostri agricoltori, screditando le associazioni di categoria; a livello europeo le politiche portate avanti in questi anni sono state disastrose, con un Commissario ‘meloniano’ che ha sostanzialmente favorito un clima pessimo nei confronti dell’agricoltura”, sintetizza il consigliere Pd.
“E se oggi qualche novità in campo agricolo a livello europeo la possiamo registrare, penso al nuovo regolamento sulle Igp e sulle Dop o alla direttiva sulle emissioni, da cui è escluso il mondo allevatoriale, dobbiamo dire grazie alla battaglia che ha fatto il Partito democratico, in particolare con gli onorevoli Paolo De Castro e Camilla Laureti, quest’ultima responsabile nazionale del Pd per le politiche agricole e alimentari”, sottolinea Carra.
“La destra, invece, si è dimostrata la peggior nemica dell’agricoltura e questo lo si sta vedendo anche a livello regionale, dove ormai da tempo continuiamo a chiedere di discutere e di prendere provvedimenti seri a sostegno del credito dei produttori di latte e di carne, di contrastare di più e meglio la peste suina, di consentire gli anticipi dei pagamenti Pac, e tanto altro. Tutti aspetti che non si stanno trattando, creando ulteriori problemi al mondo agricolo, e invece sono urgenti. Non lo diciamo solo noi, ma lo hanno ribadito qualche settimana fa le associazioni di categoria e anche chi ha protestato, nel momento in cui sono stati auditi dalla Commissione Agricoltura. A questo punto, non ci resta che chiedere alla Meloni di intercedere nei confronti dei suoi a livello regionale, se davvero vuole tendere una mano all’agricoltura”, conclude Carra.
Milano, 26 febbraio 2024