“Subito lo stato di emergenza e lo stato di calamità naturale, dopo il maltempo dei giorni scorsi”, lo chiede Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, dopo gli eventi atmosferici dei giorni scorsi che hanno portato anche il lago di Como a esondare. “Dopo quanto è successo in città e l’alluvione che ha travolto l’Alto Lario, la Giunta Regionale ha provveduto a richiedere il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, ma secondo noi non è sufficiente”, dice Orsenigo.
Per questo nella mozione, di cui è firmatario, con i colleghi del Pd impegna la Giunta regionale “a mettere in atto presso il Governo ogni azione utile affinché venga riconosciuto nel più breve tempo possibile lo stato di emergenza nazionale in relazione ai danni alle infrastrutture, alle aziende e agli immobili pubblici e privati e vengano individuate le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza di assistenza alla popolazione, ripristino delle funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e agli ulteriori interventi per ridurre il rischio residuo; lo stato di calamità naturale per i danni subiti dall’agricoltura, alle colture e strutturali, in considerazione dell’eccezionalità dell’evento stesso documentata da Regione Lombardia con richiesta di declaratoria al Ministero delle Politiche agricole; a coordinare attraverso gli Uffici territoriali di Regione Lombardia una rapida e puntuale ricognizione dei danni, pubblici e privati, da condividere, non appena disponibile, con le Commissioni consiliari competenti”.
L’atto chiede inoltre di “verificare le richieste di contributo per progetti di riqualificazione inerenti i territori interessati dai recenti eventi già presenti sul sistema Rendis (il Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo di Ispra), al fine di sollecitarne il finanziamento da parte del Governo attraverso lo stanziamento annunciato con il progetto “ProteggItalia”, il nuovo piano nazionale per la protezione del territorio; ad anticipare con risorse regionali il finanziamento degli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza di territori e infrastrutture nelle aree maggiormente colpite; a definire al più presto il nuovo programma di interventi prioritari, strutturali e di manutenzione straordinaria, per prevenire e sanare situazioni di rischio idrogeologico e idraulico gravanti sui centri abitati e sulle infrastrutture per il prossimo triennio, da finanziare con risorse proprie, tenendo in debita considerazione le opere conseguenti agli eventi calamitosi richiamati in premessa; a integrare le risorse regionali disponibili in occasione del prossimo assestamento di bilancio; a prevedere contributi ai Comuni e agli enti preposti per la realizzazione di un programma di interventi di pulizia degli alvei dei fiumi e dei torrenti colpiti, al fine di escludere il ripetersi di ulteriori situazioni di rischio nel prossimo periodo estivo”.
Milano, 18 giugno 2019