SPIEDO BRESCIANO: LEGGE PIENA DI CONTRADDIZIONI. IL LEGISLATIVO AVEVA AVVISATO
“È una legge piena di contraddizioni e ipocrisia, perché finge di sostenere una tradizione che non può mantenere veramente e perché nei fatti incentiva la caccia a queste specie di uccelli, andando in contrasto con le direttive europee e le leggi italiane che fanno prevalere la tutela delle specie a rischio rispetto a ogni altra indicazione”, definiscono così, Fabio Pizzul e Raffaele Straniero, capogruppo e consigliere regionale del Pd, il progetto di legge ‘Disposizioni per la valorizzazione del piatto tipico spiedo bresciano e di altri piatti tradizionali lombardi a base di selvaggina’, approvato questa settimana in consiglio regionale, contraria l’opposizione.
“È una legge dal forte sapore propagandistico che rischia di essere impugnata dal Governo e di finire con la solita presa in giro dei cittadini lombardi – aggiunge Pizzul –. Non è così che si tutela una tradizione che meriterebbe un impegno che questa maggioranza non è in grado di garantire, perché preferisce le deroghe a normative nazionali ed europee a solidi percorsi di tutela e promozione delle tradizioni lombarde”.
Il servizio legislativo del consiglio regionale aveva messo in guardia, ha fatto poi sapere Straniero, “dicendo che non si può escludere che il complesso delle disposizioni previste dal progetto di legge sia comunque interpretato come una forma di incentivo all’attività venatoria, potenzialmente idonea a frustrare le finalità perseguite dalla legislazione. Questo è il nocciolo della questione: la legge punta di fatto ad aggirare una normativa che invece ha come obiettivo quello di disincentivare la caccia all’avifauna. E se invece ci si dice, da parte della maggioranza, che il provvedimento non contrasta in alcun modo con le normative, allora non produce alcun cambiamento nello stato di fatto delle cose. E per questo è parimenti inutile”.
Più articolato il ragionamento di Gian Antonio Girelli, consigliere dem bresciano: “Le tradizioni sono un valore assoluto per le comunità, raccontano la storia dei territori e ne rappresentano una ricchezza: vanno valorizzate perché sono l’anello di congiunzione tra il passato e il futuro. Lo spiedo bresciano è un piatto tipico soprattutto delle valli bresciane, tramanda l’origine rurale di quelle aree. Ecco perché è nostro dovere custodire questa tradizione, perché è un’eredità del passato che altrimenti andrebbe persa. Ma lo strumento legislativo utilizzato oggi temo sia inadeguato, se non addirittura sbagliato, perché ha scatenato una inutile contrapposizione tra le tradizioni e la caccia”.
Chiosa Matteo Piloni, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura: “La legge per la tutela dello spiedo bresciano è l’ennesima forzatura della Lega e di tutto il centrodestra in Regione che rischia di costare molto caro a tutti i lombardi. Il risultato è che si crea ancora più confusione e contrapposizione tra mondo venatorio e giustizia amministrativa, e si mette la Regione a rischio di infrazione comunitaria, con multe molto pesanti a carico di tutti i cittadini”.
Redazione N7ggPd