SANITA’. APERTURE STRAORDINARIE PER TAGLIARE LE LISTE D’ATTESA. FORATTINI (PD): “LA REGIONE COSTRETTA A FARE MARCIA INDIETRO”
“Questo è ciò che accade quando non si condivide e quando non si pianifica con cognizione di causa: che poi si fanno figuracce e tocca fare marcia indietro.
Solo pochi giorni fa l’Assessore al Welfare Moratti ha annunciato con grande enfasi le aperture serali e festive delle strutture sanitarie dal 1° maggio “con l’obiettivo di tagliare le liste d’attesa”. Ora scopriamo che era solo uno spot, fumo negli occhi.
Forse Moratti non si era accorta che il personale delle strutture sanitarie lombarde scarseggia da anni e che, da quando è iniziata la pandemia, è già sottoposto a turni di lavoro massacranti. Avrebbe potuto farsi un’idea dell’insensatezza di questo provvedimento parlando con i direttori delle Asst, che evidentemente non sono stati coinvolti e che sono giustamente insorti vedendo che la Regione non stanziava nemmeno un euro per queste aperture straordinarie. Forse Moratti pensava che coprire turni in più e far funzionare le strutture oltre orario non costasse nulla?
Quindi, oggi, la marcia indietro e la precisazione che lascia totale discrezionalità alle Asst se effettuare aperture straordinarie e su quali prestazioni. Come dire: abbiamo scherzato.
Un’altra brutta figura e altro tempo perso visto che, come chiunque capisce, l’unico strumento che può davvero tagliare le liste d’attesa è l’agenda unica di prenotazione che unisca strutture pubbliche e private e che, per ora, in Lombardia non è prevista prima del 2023”.
E’ questo il commento della consigliera regionale del Pd Antonella Forattini a seguito delle precisazioni della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, diffuse oggi in merito al provvedimento sulle aperture serali e festive per visite ed esami annunciato alcuni giorni fa da Letizia Moratti.
15 aprile 2022