Skip to main content

LEGGE SUI PRATI STABILI, PILONI (PD): “NESSUNA TUTELA, NO A IMPIANTI SU QUESTE AREE”

 

“La legge approvata ieri sera dall’aula consiliare per valorizzare i prati stabili, in realtà, rappresenta una bella cornice vuota, perché non contiene gli strumenti per tutelare davvero il paesaggio della pianura lombarda: non aggiunge nulla alla norma già esistente, la 14 del 2022, che si occupa proprio di questi sistemi naturali, né, soprattutto, è prevista alcuna misura di tutela e sostegno, considerato che le risorse sono veramente irrisorie, solo 100mila euro, per mettere in campo strumenti di salvaguardia e promozione delle nostre produzioni”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni, segretario in commissione Agricoltura.

 

“Non basta che in una legge ci sia scritta la parola ‘tutela’ se a questa non seguono strumenti concreti – prosegue Piloni –. Ad esempio, la banca dati dei prati stabili della Lombardia ancora non c’è e non si vuole realizzare. Era uno dei punti della legge 14 del 2022 su cui ho lavorato e su cui il Consiglio si era espresso all’unanimità. Questa banca dati, che riconosce la tutela dei prati stabili, non si vuole fare, ed è un errore. La cosa incredibile è che Lega e Fratelli d’Italia, sui territori, parlano di tutela dell’agricoltura, ma poi bocciano il nostro emendamento che chiedeva di non consentire impianti fotovoltaici, agrivoltaici e discariche sui prati stabili. Sul nostro territorio avanzano richieste di questo tipo di impianti senza alcuna normativa regionale capace di governare il fenomeno”. “Se non si interviene, rischiamo di compromettere seriamente questo patrimonio, che non riguarda solo il paesaggio e la biodiversità, ma anche la produzione agricola – aggiunge il consigliere dem –. I prati stabili sono un patrimonio da tutelare e valorizzare, ma per davvero e con strumenti chiari, e non con intenzioni che rischiano di rimanere solo sulla carta. Già per il Cremasco rappresenterebbe una prima risposta di tutela, essendo il nostro un territorio a ridosso dell’area metropolitana che sta vedendo lo sviluppo di data center, strutture fortemente energivore”. “Il Cremasco non deve diventare ‘la batteria’ di queste strutture. Abbiamo il dovere di coniugare seriamente tutela e sviluppo, perché l’esigenza di investire sulle rinnovabili è necessaria e va affrontata con normative che accompagnino i territori e i comuni, che non vanno lasciati soli”, conclude Piloni.

milano, 26 luglio 2025

PD Regione Lombardia