Gian Mario Fragomeli dopo l’ennesima denuncia di utenti Trenord sulla Lecco-Colico
FRAGOMELI (PD): “DOMENICA TURISTI LASCIATI IN STAZIONE A LECCO: TRENORD NON HA ASPETTATO IL BUS SOSTITUTIVO”
“Non è ancora finita l’odissea di chi si avventura in treno verso la Valtellina: domenica sera un intero bus sostitutivo strapieno è stato lasciato in stazione a Lecco ad aspettare che arrivasse un treno per tornare a Milano. Questo perché il convoglio che doveva attendere l’arrivo della corsa da Colico è partito prima che giungesse in stazione, nonostante Regione indichi il contrario. Così si disincentiva il turismo e si fanno infuriare centinaia di utenti. E le Olimpiadi iniziano tra cento giorni”, sono le parole di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, di fronte all’ennesima denuncia di utenti delle linee Trenord, questa volta in veste di turisti. E annuncia l’ennesimo atto, un’interpellanza, per chiedere spiegazioni all’assessorato ai Trasporti.
“La linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano è stata interrotta tutta l’estate per interventi di ammodernamento necessari anche in vista delle Olimpiadi. A pagarne pesantemente le spese sono stati, in questo caso, i pendolari, perché i disagi, soprattutto riferiti al servizio sostitutivo, non sono stati pochi. Ora, per due week end, e il prossimo sarà dal 14 al 16 novembre, viene nuovamente interrotta la linea tra Lecco e Colico. E se all’andata la situazione è ancora sostenibile, al ritorno è un disastro: la statale 36 è imballata dal traffico veicolare di coloro che tornano dalla montagna e dalle località del lago, senza contare il fatto che uno dei due tunnel della galleria Monte Piazzo, tra Colico e Dervio, è chiusa. Il bus doveva arrivare a Lecco in tempo per consentire il trasbordo dei passeggeri sul treno per Milano, che sarebbe partito alle 19.01, ma è arrivato attorno alle 19.15 e, a quel punto, il treno era già partito, cioè ha aspettato al massimo veramente pochi minuti”, racconta il dem.
“Alla richiesta di chiarimenti da parte dei viaggiatori, il personale di Trenord ha risposto che non è obbligatorio attendere l’arrivo del mezzo sostitutivo. E non è vero: in risposta a un’interrogazione su un episodio analogo verificatosi sulla linea ferroviaria tra Mantova e Bozzolo, l’assessorato aveva espressamente garantito che ‘quando una linea è interrotta e parzialmente svolta con bus sostitutivi, Regione considera imprescindibile assicurare la corrispondenza tra treno e bus, in entrambe le direzioni, per l’esigenza di tutelare il viaggiatore: di conseguenza il bus deve attendere il treno e viceversa. Solo in specifici casi circoscritti, l’impresa può ritenere preferibile una soluzione diversa, salvaguardando comunque il tempo di viaggio complessivo del viaggiatore’. Ma non era questo il caso, visto che le tempistiche si riducevano a pochi minuti di scarto, considerato poi che in settimana i pendolari subiscono ritardi ben più pesanti di questi e nessuno dei vertici regionali o di Trenord se ne preoccupa”, spiega Fragomeli.
“Per questo, con l’interpellanza chiedo all’assessore ai Trasporti di sapere se sia conforme alle disposizioni e allo scopo per cui viene istituito che i treni che effettuano il servizio in accoppiamento con un bus sostitutivo, partano senza aspettare l’arrivo di quest’ultimo, anche se in ritardo a causa delle esigenze di traffico; se Regione Lombardia e Trenord, prima di procedere alle variazioni di orario dei treni e di conseguenza dei bus sostitutivi, abbiano valutato la concomitanza di lavori infrastrutturali stradali in vista dei Giochi olimpici di Milano–Cortina; se la risposta fornita all’interrogazione vale per tutte le linee gestite da Trenord o solo per alcune; qual è la motivazione per cui il treno in partenza alle 19.01 da Lecco, non ha aspettato il bus sostitutivo; quale sia la procedura prevista, in caso di traffico, per raccordare il ritardo del bus sostitutivo con la partenza del treno”, conclude il consigliere Pd.
Milano, 22 ottobre 2025
