Un’estate assai complicata anche quella dei pendolari lombardi che, come ormai abituati da sempre, continuano a subire ritardi, soppressioni e cancellazioni improvvise su moltissime linee regionali e che da ben due anni e mezzo sono placidamente ignorati da Regione Lombardia, la quale non si vuole decidere a convocare i Tavoli territoriali di Quadrante, quel momento di incontro che due volte all’anno permetteva il confronto sul trasporto ferroviario regionale tra la giunta lombarda, i Comuni capoluogo, Città Metropolitana, le Province, le Agenzie del TPL e i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e dei pendolari.
“L’ennesima prova della situazione disastrosa in cui versa Trenord è arrivata nei giorni scorsi – denuncia il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati – quando l’azienda ha diffuso i dati sull’affidabilità del servizio nel mese di maggio: ben 14 direttrici su 38, infatti, non hanno non hanno rispettato lo standard minimo (5%) di affidabilità previsto dal contratto di servizio, l’indice che tiene conto dei ritardi e delle soppressioni che nel mese di maggiosono stati tali da costringere l’azienda ad erogare i bonus agli abbonati mensili ed annuali”.
Tra le linee più disagiate: la Lecco-Como (8,82%), la Bergamo-Milano (5,97%), la Seregno-Carnate con il servizio bus sostitutivo, la Verona-Milano (5,87%), la Mantova-Milano (6,36%), la Piacenza-Milano (9,15%), la Stradella-Milano (8,44%), la Mortara-Milano (8,66%), la Pavia-Vercelli (6,12%) e la Voghera-Piacenza (9,16%).
“Tutte linee utilizzate ogni giorno da migliaia di studenti e lavoratori – sottolinea Bussolati -. Di fronte a questi dati l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Terzi non ha trovato di meglio che rifiutare il confronto con i comitati dei pendolari, continuando a negare la convocazione dei Tavoli di quadrante. Un segnale questo che sottolinea l’inadeguatezza non solo del servizio ferroviario regionale, ma anche di chi lo governa”.
I disagi, però, insieme alle prove di inadeguatezza, purtroppo non si fermano qui.
“Sulla Novara-Pioltello, Novara-Treviglio e sulla Milano-Novara Trenord ha cancellato ben 10 corse, con la giustificazione del grande caldo che richiede una manutenzione straordinaria dei convogli – fa sapere Bussolati – una spiegazione inaccettabile, perché il caldo era prevedibile e spettava a Trenord attrezzare i treni per tempo. Nulla invece è stato fatto e a subire le conseguenze dell’inefficienza di questa azienda sono, come sempre, i pendolari che saranno costretti ad usare l’auto, non essendo stato previsto nessun mezzo sostitutivo e tanto meno un bonus”.
“Le cancellazioni – continua Bussolati- non sono certo gli unici disagi che subiscono ogni giorno i pendolari. Ritardi e soppressioni dell’ultimo minuto sono problemi quotidiani. Giovedì mattina, solo per fare un esempio, ne sono stati soppressi quattro sempre sulla Novara Treviglio. Di fronte a tutto l’assessore ai Trasporti rimane chiusa nel silenzio più assoluto. Non una parola. Il che conferma la sua volontà di fuggire qualsiasi tipo di confronto”.
RedazioneN7ggPd