Quadri Asst
ORSENIGO (PD): “INTERVENGA REGIONE LOMBARDIA PER TUTELARE IL PATRIMONIO COMASCO”
Adesso dovrà essere la Giunta regionale a rispondere del ventilato spostamento delle opere d’arte da Como a Varese. Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, ha appena depositato un’interpellanza in cui chiede al presidente Fontana e ai suoi assessori competenti se “effettivamente l’Ats Insubria sta per procedere allo spostamento a Varese delle opere pittoriche provenienti dal patrimonio dell’Asl di Como e, in tal caso, se la Giunta condivide la decisione oppure assumerà iniziative perché essa sia revocata per mantenere a Como i quadri”. Inoltre, vuole sapere “quali iniziative intende intraprendere la Giunta affinché il consistente patrimonio artistico delle istituzioni sanitarie comasche, compresa la quadreria dell’Ospedale Sant’Anna, sia collocato in una sede idonea a consentirne la fruizione e la conoscenza da parte del pubblico”.
Orsenigo è esterrefatto: “Sono rimasto senza parole quando ho letto la notizia: il patrimonio dell’ex Asl comprendeva anche importanti opere pittoriche secentesche, conservate negli uffici dell’Azienda, tra le quali il ‘Ritratto della famiglia del pittore’ di Carlo Francesco Nuvolone, del valore stimato in 250mila euro nel 2013, e ritratti del pontefice d’origine comasca Innocenzo XI e di benefattori appartenenti a importanti famiglie cittadine – racconta anche nell’interpellanza –. Ancora di più nell’apprendere che la Giunta comunale leghista di Como non si sta occupando per nulla della vicenda. Ma Regione Lombardia e gli enti sanitari del Sistema regionale sono proprietari di un rilevante patrimonio di interesse storico e culturale stimato come il più grande complesso di beni culturali mobili dopo quello della Chiesa Cattolica”.
Senza parlare del grande lavoro di restauro, conservazione e valorizzazione che hanno visto il concorso di diverse istituzioni pubbliche e private della città di Como, dall’amministrazione comunale all’Associazione Famiglia comasca. Ecco perché Orsenigo auspica nell’interpellanza che rimanga “l’essenziale legame con il territorio per comprendere genesi, sviluppo e funzione delle collezioni artistiche di proprietà delle istituzioni sanitarie lombarde e per il pieno apprezzamento delle opere stesse. Anzi, semmai è auspicabile che le opere dell’Ats Insubria e dell’Asst Lariana siano rese fruibili alla collettività e pertanto collocate in una sede espositiva idonea da individuare nella città di Como”.
Milano, 6 giugno 2019