“La cultura come motore per la ripartenza socioeconomica lombarda”, il titolo dell’ordine del giorno di Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, è una sorta di manifesto del pensiero suo e del Gruppo regionale del Pd e spiega in sintesi la linea che i dem vorrebbero vedere seguita dentro il bilancio regionale, di cui si discuterà l’assestamento a partire da domani, lunedì 26 luglio.
“La mia richiesta è chiara – spiega Bocci –: dopo questi mesi di grande sofferenza per il settore cultura, voglio impegnare la Giunta a destinarvi maggiori stanziamenti per sostenere la ripartenza e il rilancio. Risorse finalizzate sia alla valorizzazione e alla conservazione dell’esistente, ma soprattutto a sostegno delle attività di produzione culturale, che coinvolgono migliaia di lavoratori, imprese e associazione, implementando le risorse sui bandi esistenti e prevedendo finanziamenti per nuovi progetti. Devono essere coinvolte le intere filiere dei diversi settori culturali, in coerenza con l’obiettivo di rendere la cultura una sorta di guida per la ripartenza socioeconomica lombarda”.
Per rilanciare il comparto, secondo la consigliera Pd, vanno promosse “iniziative mirate ad aumentare pubblico e utenza dei servizi e delle attività culturali, dei musei, delle biblioteche, delle sale di spettacolo dal vivo e dei cinema, sostenendo progetti finalizzati ad ampliare la conoscenza e l’accessibilità, per raggiungere un pubblico diversificato. E poi è necessaria una maggiore collaborazione fra gli assessorati Cultura, Turismo e Sviluppo economico, per incrementare la disponibilità finanziaria anche attraverso progetti capaci di intercettare i fondi che l’Europa mette a disposizione”.
L’obiettivo, secondo i dem, è “valorizzare e sostenere economicamente siti culturali, biblioteche, archivi e istituti culturali, musei, ecomusei, sale di spettacolo e cinematografiche, attività culturali con attenzione particolare a quelli presenti nei piccoli comuni e nelle aree periferiche o marginali”.
Ma Bocci guarda anche all’occupazione del settore: “Chiedo uno sportello di facilitazione all’interno dei Centri per l’impiego per le pratiche di assunzione dei lavoratori e delle imprese dello spettacolo, risorse per un’indennità integrativa e per interventi di welfare diretti alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, affinché abbiano le stesse tutele che esistono per altre tipologie di professionisti, al fine di assicurare migliori condizioni di equità e dignità sociale del lavoro del settore e contribuire all’emersione del lavoro nero”.
Milano, 25 luglio 2021