“Il futuro della presenza infermieristica in Lombardia è un problema molto grave”, commenta così Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, l’audizione, che si è tenuta stamattina, in III commissione Sanità, in merito alle problematiche della professione infermieristica, con l’Ordine degli infermieri lombardo (Opi), i dirigenti infermieristici del Sidmi (Società italiana per la direzione e il management delle professioni infermieristiche) e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil Lombardia.
“Come ci hanno spiegato gli auditi, in Lombardia, la situazione della presenza degli infermieri è molto carente e nel futuro sarà ancora più grave: si registrerà il 25% dei pensionamenti e gli iscritti ai corsi sono meno dei posti messi a disposizione. Insomma, il futuro è con pochissimi infermieri”, continua la consigliera Pd.
“A questo punto, la promozione della professione e il giusto riconoscimento economico sono diventati urgentissimi. Regione deve finanziare borse di studio per le professioni infermieristiche, sostenere economicamente gli studenti che vogliono iscriversi alla facoltà di infermieristica e per il personale in servizio deve riconoscere i percorsi di carriera e risorse aggiuntive nella contrattazione decentrata per gli stipendi”, elenca Rozza.
Proprio il Gruppo regionale dei dem, prima firmataria la consigliera Rozza, ha depositato la proposta di legge sul direttore assistenziale, come già avvenuto nella Provincia autonoma di Trento e in Emilia-Romagna: “L’istituzione di questa figura aprirebbe, sia nel territorio che nelle strutture complesse, percorsi di carriera di tutto il personale infermieristico e interverrebbe in maniera vera e seria nel riconoscere alle professioni sanitarie ruoli dirigenziali importanti, come la formazione universitaria prevede”, spiega.
“Queste sono sicuramente le prime azioni possibili da fare da parte della Regione, ma il tema della professione infermieristica va affrontato costruendo un’azione sia regionale che nazionale, affinché gli infermieri assumano il ruolo che gli spetta nella sanità italiana”, conclude Rozza.
Milano, 19 settembre 2023