“Secondo l’assessore regionale all’Ambiente Cattaneo l’incendio di Mariano Comense potrebbe essere di natura accidentale. Lo ha detto stamattina, in consiglio regionale, rispondendo a una nostra interrogazione sul tema degli incendi di rifiuti, e noi ne prendiamo atto, facendo presente che infatti le indagini sono in corso. Ma ci ha anche incredibilmente invitati a non fare l’errore di pensare che ognuno di questi episodi celi la presenza della criminalità. Una posizione che non possiamo condividere: i casi di incidenti casuali temiamo siano veramente rari e in ogni modo rappresentano pur sempre un grave problema ambientale e favoriscono la presenza delle organizzazioni criminali”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e componente della Commissione Antimafia, a commento della risposta ricevuta dall’assessore alla interrogazione sul ‘Contrasto di illeciti nelle attività di stoccaggio, recupero e smaltimento rifiuti’, in cui si chiede una verifica anche dello stato di attuazione della risoluzione, approvata a gennaio, sulla prevenzione di questi illeciti.
“Avremmo preferito che l’assessore si ponesse gli stessi interrogativi che si è fatta Legambiente nell’ultimo rapporto 2018 sulle Ecomafie quando parla della ‘strana epidemia di incendi agli impianti’ e quando ci ricorda che il tema degli incendi dei rifiuti ‘sta entrando sin dentro le stanze di alcune procure, probabilmente anche in quelle della Direzione nazionale antimafia’. Invece, Regione Lombardia ritiene che 15-18 incendi all’anno in impianti di stoccaggio o trattamento di rifiuti siano fisiologici. Per noi non lo sono assolutamente ed è ora di interventi efficaci, applicando fino in fondo le misure che abbiamo già deciso con quella risoluzione”, aggiunge Orsenigo.
Al contrario, “non si è ancora pienamente ottemperato agli impegni contenuti nel documento, ma solo iniziato un percorso. I bandi per la videosorveglianza non ci sono ancora, mentre i Nuclei ambiente, sulla scorta di quelli attivati con la Prefettura di Pavia, sono appena stati avviati e non in tutte le province. Noi rimaniamo a presidiare la nostra di provincia nella quale sono accaduti fin troppi episodi del genere perché su questo fenomeno non bisogna mai abbassare la guardia”.
Milano, 2 aprile 2019