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Mentre i contagi aumentano paurosamente e la variante inglese si diffonde sempre più rapidamente in Lombardia continua a mancare un vero Piano vaccinale. Moratti e Bertolaso continuano a fare annunci che non hanno riscontri nella realtà.

“Siamo fermi alle dichiarazioni d’intenti – attacca il capo-delegazione del Pd in Commissione sanità Samuele Astuti -. A giustificazione dei ritardi e disservizi della campagna Moratti e Bertolaso portano come unica spiegazione la carenza di vaccini ma nella realtà ci sono anche altre criticità. La Lombardia non ha un Piano e non è pronta a una rapida vaccinazione di massa: non sono ancora state identificate le strutture per le somministrazioni, non si è ancora concluso il processo di coinvolgimento dei sindaci nella loro ricerca e non si è ancora rimediato alle carenze di personale. E questo a un anno dall’inizio della pandemia”.
Solo due giorni fa la Regione ha diffuso un avviso pubblico di ricerca di medici e infermieri per fare i vaccini a triste conferma del caos organizzativo . “L’ avviso pubblico – sottolinea la consigliera regionale Carmela Rozza – andava emanato mesi fa. È chiaro che ora sarà difficile trovare in tempi stretti il personale necessario . Ma per mesi la Regione ha pensato di sfruttare, non pagandolo, il personale sanitario dimostrando così la considerazione che ha di medici e infermieri“.
A creare gravi disagi è anche la nuova strategia vaccinale della Regione e dell’assessore al Welfare Moratti che mira a concentrare le dosi nelle zone rosse e arancioni rafforzate, ma sottraendole ai servizi sociosanitari per i disabili e gli anziani. Il sindaco di Cesano Boscone,Simone Negri, ha segnalato uno stop temporaneo alle vaccinazioni degli ospiti dell’istituto Sacra famiglia di Cesano Boscone, stop di fatto confermato dalla Regione e giustificato con la mancanza di vaccini.
“Togliere i vaccini alle rsa e alle rsd- commenta Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd e vicepresidente d’Aula- crediamo sia assolutamente un errore. Per questo chiediamo che questo tipo di strategia sia valutata pure dal Cts nazionale”.
A peggiorare il quadro ci sono pesanti ritardi nell’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Ad oggi sono state somministrate solo il 20% delle dosi consegnate, contro il 38% del Lazio e il 96 % della Toscana. “Un ritardo imperdonabile- sottolinea Astuti- tanto più che da qualche giorno AstraZeneca può essere somministrato anche ai soggetti dai 55 ai 65 anni. Purtroppo un’ulteriore conferma che fino ad oggi il piano Bertolaso non sta funzionando e che non sono gli altri a dover cambiare rotta, ma la Lombardia”.

RedazioneN7ggPd

PD Regione Lombardia