La salute è un diritto
Borghetti (Pd): Il servizio sanitario pubblico in Lombardia è in ginocchio. Serve una riforma radicale
“Durante la pandemia tutti dicevano ne usciremo migliori. In realtà il servizio sociosanitario di Regione Lombardia oggi è molto più in ginocchio di prima”. Il consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti ha aperto così oggi la prima conferenza regionale sulla sanità organizzata dal Pd, dal titolo “La salute è un diritto”, che si tiene oggi e domani tra Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia. “ Lo sappiamo tutti -ha affermato Borghetti- i tempi d’attesa sono lunghissimi, la carenza di medici, sia sul territorio che negli ospedali, hanno delle precise responsabilità che stanno in capo a chi governa Regione Lombardia. C’è un problema nella sostenibilità del sistema, nell’organizzazione sanitaria, nella programmazione dei servizi e c’è un enorme problema nel governo dell’offerta pubblica e privata. La necessità è quella di ritornare sulla strada tracciata dalla legge 833 del 1978 che ha istituito il servizio sanitario nazionale che sancisce che la salute è un diritto fondamentale”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche Nino Cartabellotta di Fondazione GIMBE, Maria Elisa Sartor, esperta di organizzazione sanitaria, Yannish Naik, rappresentante dell’Oms, Marco Caldiroli del Comitato “La Lombardia Si Cura”, che ha lanciato una petizione alla Regione, e Claudio Garbelli, già direttore di azienda ospedaliera e di ASL.
A confermare lo stato di grave criticità del sistema sanitario nel corso dell’incontro di oggi sono stati innanzitutto i numeri presentati da Nino Cartabellotta, che ha evidenziato, tra l’altro, le gravi carenze del personale sanitario. In Lombardia si contano 2 medici ogni mille abitanti a fronti di una media nazionale di 4,1 per abitante e di una media Ocse del 3,7. Ma la carenza più grave è tra gli infermieri. In Lombardia sono 4,68 ogni 1000 abitanti a fronte di una media italiana del 6,2 e di una media Ocse del 9,9.
Milano, 23 febbraio 2024
