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Il traffico illecito di rifiuti è il vero e ricco core business delle mafie. Un tempo i proventi derivavano dalla droga, dalle armi, dalle estorsioni, dal riciclaggio di denaro. Oggi i soldi, e tanti, arrivano dalle tonnellate di immondizia e dalla gestione delle discariche. La spazzatura è il nuovo oro delle cosche. A farne le spese la salute dei cittadini e l’ambiente. Lo dimostrano i tanti roghi sospetti dei mesi scorsi, nel pavese come nel milanese. E lo provano le inchieste, ultima in ordine di tempo, qualche giorno fa, quella della Dda di Milano che ha portato alla luce un viavai irregolare di rifiuti, da sud a nord, e all’arresto di 11 persone.

Le regioni settentrionali, e la Lombardia in particolare, sono l’epicentro dei traffici illegali di immondizia. “La magistratura ha descritto una ramificata struttura composta da impianti autorizzati e complici, trasportatori compiacenti, società fittizie intestate a prestanome e documentazione falsa che getta un’ombra sinistra sull’intero sistema di trattamento dei rifiuti – spiega il capogruppo PD in Consiglio regionale della Lombardia Fabio Pizzul –  Chiudere in modo chiaro e virtuoso il ciclo di smaltimento dei rifiuti è una priorità per una regione come la nostra che vede i cittadini mettere in atto comportamenti virtuosi nella differenziazione e nella riduzione dei rifiuti. Non possiamo sottovalutare il fenomeno ma neppure lasciare che debba occuparsene esclusivamente la magistratura”.

Ecco allora che il controllo del territorio diventa fondamentale. A partire dall’applicazione capillare del cosiddetto “modello Pavia”, ovvero quel sistema virtuoso che vede la collaborazione tra prefetture e istituzioni al fine di censire i siti a rischio di stoccaggio illegale e accertare diverse violazioni nella gestione dei rifiuti.

“La Lega continua a fare barricate mediatiche contro i rifiuti provenienti da altre regioni – conclude Pizzul – ma ci ritroviamo poi invasi da un mercato parallelo che non fa altro che aumentare gli affari della malavita organizzata”.

 

Redazione SettegiorniPD

PD Regione Lombardia