Si chiamano Hydrobond e sono uno strumento della Regione Lombardia, emesso dal suo braccio finanziario, Finlombarda Spa, per sostenere gli investimenti volti a sviluppare e manutenere la rete idrica della Lombardia. Nascono da una proposta del Partito Democratico del 2015, avanzata dalla consigliera Laura Barzaghi, che mirava a sostenere la tutela delle risorse idriche mediante il sostegno alle società pubbliche che se ne occupano, e fu accolta e fatta propria dall’allora assessore al Bilancio Massimo Garavaglia. A distanza di cinque anni, però, come rileva il capo delegazione Pd in commissione bilancio del consiglio regionale Pietro Bussolati, gli Hydrobond sono uno strumento inutilizzato dalle aziende del settore che, addirittura, preferiscono acquistare sul mercato prodotti analoghi più convenienti.
“È davvero singolare che Finlombarda, quindi la Regione, abbia uno strumento finanziario destinato ad aziende pubbliche e volto a sostenere importanti obiettivi di politica ambientale che viene snobbato dalle aziende che avrebbe dovuto sostenere – dichiara Bussolati -. La Regione, dopo cinque anni di scarso utilizzo, avrebbe dovuto rivederne il disegno o anche solo la promozione, anche perché pare che Finlombarda abbia negoziato con la BEI (banca europea degli investimenti) un tasso non vantaggioso per gli investimenti idrici e, inoltre, pare che manchi un monitoraggio puntuale del gradimento tra le società. Ma davvero Regione Lombardia non riesce, tramite la sua giunta e le sue strutture a contrattare con BEI tassi vantaggiosi per le società idriche? Perché questo ritardo? Evidentemente per Maroni prima e Fontana oggi, gli investimenti nella tutela e gestione delle acque non sono una priorità. Attendiamo risposte e appoggiamo la richiesta del consigliere Paolo Franco di audire in commissione le principali imprese del settore e Water Alliance. È un settore troppo importante per essere sottovalutato in questo modo.”
Milano, 21 gennaio 2021