Skip to main content

I lombardi, grazie alla manovra del governo Conte 2, avranno in tasca almeno 4 miliardi in più nel 2020. E’ quanto lascerà nella nostra regione il blocco dell’aumento dell’Iva che, solo un paio di mesi fa, era tutt’altro che scontato.
Il governo giallorosso con la manovra che tra poco arriverà in Parlamento si propone come amico degli enti locali e delle regioni.
Guardando i numeri, si scopre come, nel 2020, dopo i tagli che anche il governo gialloverde aveva confermato e si apprestava ad aggravare (il ministro Tria aveva ipotizzato un ulteriore miliardo a carico di comuni e province), il clima è cambiato.
Per i lombardi sono in arrivo prospettive interessanti che toccherà alla regione rendere concrete, e per questo non siamo così tranquilli.
Il Fondo per gli investimenti pubblici nel 2020 sarà pari a 55 miliardi e almeno 9 di questi atterreranno in Lombardia.
Il Fondo Sanitario Nazionale aumenterà di 2 miliardi di euro a livello nazionale, questo significa che in Lombardia ci saranno circa 200 milioni in più. Arriveranno alcune decine di milioni anche per l’edilizia sanitaria, visto che il governo ha assicurato 1 miliardo e mezzo per l’intero territorio nazionale.
Dopo anni di fondi non spesi, verrà anche messo in circolo un miliardo per l’edilizia popolare.
Anche i comuni possono tirare un sospiro di sollievo sui rimborsi IMU, visto che l’esecutivo ha trovato i 110 milioni per garantirli.
La prosecuzione del programma “Industria 4.0”, i 2 miliardi per il Fondo per la piccole e medie imprese e la proroga di super e iper ammortamento, oltre che della legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali sono ulteriori buone notizie per il sistema produttivo che ha in Lombardia il suo fulcro nazionale.
Segnali confortanti per gli enti locali e, soprattutto, per i cittadini lombardi di un governo che guarda con grande attenzione anche al Nord e alla Lombardia.

RedazioneNovitàSettegiorniPD

PD Regione Lombardia